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Conflitto E Coraggio

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    La Batteglia È Del Signore, 30 luglio

    O DIO nostro, non eseguirai tu il giudizio su di loro? Poiché noi siamo senza forza davanti a questa grande moltitudine che viene contro di noi; non sappiamo cosa fare, ma i nostri occhi sono su di te». 2 Cronache 20:12CeC 215.1

    Verso la fine del regno di Giosafat, il regno di Giuda fu invaso da un esercito che fece tremare gli abitanti del paese...CeC 215.2

    Giosafat era un uomo coraggioso. Per molti anni aveva rafforzato il suo esercito e fortificato le sue città: era perciò ben preparato ad affrontare qualsiasi nemico. Però davanti al pericolo non ripose la sua fiducia in se stesso. Il suo esercito ben disciplinato e le sue città fortificate non erano sufficienti per assicurargli la vittoria, ma grazie a una fede vivente nel Dio di Israele poteva sperare nella vittoria su questi pagani che si vantavano della loro potenza per umiliare Giuda agli occhi delle nazioni. “Giosafat ebbe paura e decise di rivolgersi al Signore. Ordinò un digiuno in tutto il territorio di Giuda. Gli abitanti si radunarono da tutte le città per chiedere aiuto al Signore...”. 2 Cronache 20:3,4CeC 215.3

    Stando nel cortile del tempio di fronte al suo popolo, Giosafat aprì il suo animo nella preghiera reclamando le promesse di Dio e confessando l’impotenza di Israele. Cfr. 2 Cronache 20:4-12.CeC 215.4

    Con fiducia Giosafat poteva dire: “...Non sappiamo che cosa fare: ci rivolgiamo a te!” 2 Cronache 20:12. Per anni egli aveva insegnato al popolo a confidare in colui che nel passato era così spesso intervenuto per salvare i suoi figli sottraendoli alla distruzione totale; e ora, mentre il regno era in pericolo, non si sentiva solo. “Tutti gli abitanti di Giuda stavano in preghiera davanti al Signore, comprese le donne con i loro figli e i bambini piccoli”. 2 Cronache 20:13. Insieme digiunarono e pregarono, implorando il Signore perché mettesse in fuga i nemici e il suo nome potesse essere glorificato...CeC 215.5

    In tempo di crisi il Signore era la forza di Giuda come lo è ancora oggi per il suo popolo. Non dobbiamo confidare nei re né mettere gli uomini al posto di Dio. Dobbiamo ricordare che gli esseri umani possono sbagliare. L’Onnipotente è il nostro rifugio, ricordiamoci che in qualsiasi circostanza egli lotta per noi. Le sue risorse sono illimitate e più le circostanze ci sembreranno avverse, più grande sarà la vittoria. PK 198-202CeC 215.6

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