Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents

Conflitto E Coraggio

 - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    “Manda Me”, 14 agosto

    Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». Io risposi: «Eccomi, manda me!” Isaia 6:8CeC 230.1

    Fu in circostanze di difficoltà e scoraggiamento che Isaia, mentre era ancora giovane, fu chiamato alla missione profetica. Un grave disastro stava minacciando il suo paese. Con trasgressione della legge di Dio il popolo di Giuda aveva rinunciato alla Sua protezione e le forze assire stavano per venire contro il regno di Giuda. Ma il pericolo da parte dei loro nemici non era il problema più grande. Fu la perversità del popolo a provocare la più profonda depressione per il servitore del Signore. A causa delle loro apostasia e ribellione, il giudizio di Dio era imminente. Il giovane profeta era stato chiamato a portare loro un messaggio di avvertimento pur sapendo che avrebbe incontrato un’ostinata resistenza ... Il suo compito gli sembrava quasi senza speranza ... I pensieri come questo affollavano la mente di Isaia mentre era sotto il portico del tempio. Improvvisamente la porta e la cortina interna del tempio parvero aprirsi e gli fu permesso di guardare dentro al luogo santissimo, quel luogo dove i suoi piedi non potevano entrare. Gli si presentò una visione di Dio seduto sopra un trono elevato, mentre lo splendore della Sua gloria riempiva il tempio. Ai due lati del trono vi erano dei serafini con i volti velati in atto di adorazione... Mai prima d’ora Isaia aveva realizzato così pienamente la grandezza di Jehovah. Fu sopraffatto dal senso della purezza e della santità di Dio. Si rese conto della propria imperfezione e incapacità di compiere la missione alla quale era stato chiamato. Ahimé! Io sono perduto — gridò — è finita perché sono un gran peccatore e ho visto con i miei occhi il Re, il Signore dei Signori. Isaia 6:5 Ma un serafino fu mandato ad assisterlo e a prepararlo per l’opera che doveva svolgere. Toccò le sue labbra con un carbone ardente tolto dall’altare e disse: “Ecco, ho toccato le tue labbra con questo carbone ardente: la tua colpa è scomparsa, il tuo peccato è cancellato”. Allora sì udì la voce di Dio: “Chi manderò”? Chi sarà il nostro messaggero? E Isaia rispose: “Eccomi, manda me”! Tuttavia grande era il nervosismo del profeta davanti a un tale compito.5T, 749-751CeC 230.2

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents