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Conflitto E Coraggio

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    Un Colloquio Segreto, 12 ottobre

    Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo. Tito 3:5CeC 289.1

    Nicodemo, uomo di vasta cultura e doti non comuni, era un membro onorato del sinedrio e occupava un importante posto di fiducia nella nazione ebraica. Come molti altri, era stato scosso dall’insegnamento di Gesù... Desiderava tanto un colloquio con Gesù, ma non voleva che gli altri lo sapessero... Decise così di andare a trovarlo di nascosto...CeC 289.2

    “Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio... CeC 289.3

    Le sue parole volevano essere un invito alla confidenza, ma in realtà esprimevano incredulità. Nicodemo non riconosceva Gesù come il Messia, ma soltanto come un maestro mandato da Dio...CeC 289.4

    Gesù fissò lo sguardo sul suo interlocutore, come se gli leggesse nell’intimo dell’animo. Vide che aveva sete di verità, comprese lo scopo della visita, e per rafforzare la convinzione che stava sorgendo nel suo animo gli disse con tono solenne e affabile: “In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio”. Giovanni 3:3.CeC 289.5

    Nicodemo aveva ascoltato la predicazione di Giovanni Battista sul pentimento e sul battesimo...CeC 289.6

    Ma l’accorato messaggio del Battista non aveva prodotto in lui la convinzione del peccato. Era un fariseo e si vantava delle sue buone opere. Era stimato per la benevolenza e la generosità nel sostenere il servizio del tempio e si sentiva sicuro dell’approvazione di Dio. Trasaliva al pensiero di un regno troppo puro, perché nella sua condizione presente non poteva entrarvi.CeC 289.7

    Come israelita, si riteneva sicuro di avere un posto nel regno di Dio e non sentiva alcun bisogno di cambiamento. Di qui la sua sorpresa nell’udire le parole del Salvatore. L’idea di doverle riferire a se stesso lo irritava. L’orgoglio del fariseo lottava contro il desiderio sincero di conoscere la verità. Ibid. 170,171CeC 289.8

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