Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents

Conflitto E Coraggio

 - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Qualcuno Con Cui Condividere, 8 gennaio

    Poi l’Eterno DIO disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto conveniente a lui”. Genesi 2:18CeC 12.1

    Subito dopo aver creato Adamo, Dio fece passare davanti a lui tutti gli animali affinché ricevessero un nome. Egli vide così che tutti avevano un compagno, ma “non si trovò aiuto che gli fosse convenevole”. Sulla terra non esisteva nessuna creatura simile all’uomo. Allora Dio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che gli sia convenevole”. Genesi 2:18. L’uomo, quindi, non era stato destinato alla solitudine: egli fu creato come essere sociale. La splendida solitudine dell’ambiente in cui viveva e le sue piacevoli occupazioni non sarebbero state sufficienti a dargli la felicità. Neppure la compagnia degli angeli avrebbe potuto soddisfare il suo desiderio di simpatia e amicizia. Non esisteva ancora alcun essere che potesse amarlo e ricevere il suo amore. Fu Dio stesso a dare una compagna ad Adamo. Gli procurò “un aiuto... convenevole” che condividesse la sua natura, potesse stargli accanto, comprenderlo e amarlo. La prima donna fu creata da una costola presa dal fianco dell’uomo. Ciò significava che non avrebbe dovuto dominarlo, né essere considerata inferiore a lui. Sarebbe stata al suo fianco, con pari dignità: una compagna da proteggere e amare, parte di lui, ossa delle sue ossa, carne della sua carne. Eva era il suo secondo io: con lei Adamo avrebbe dovuto realizzare una stretta unione, un affetto profondo, secondo l’ideale che Dio aveva concepito per la relazione coniugale. “Poiché niuno ebbe mai in odio la sua carne; anzi la nutre e la cura teneramente...”. Efesini 5:29. “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne”. Genesi 2:24. Il matrimonio fu dunque istituito da Dio che celebrò la prima unione tra un uomo e una donna. “Sia il matrimonio tenuto in onore...” (Ebrei 13:4), diceva l’apostolo Paolo. Esso fu infatti uno dei primi doni di Dio all’umanità, l’istituzione che, insieme al sabato, Adamo portò con sé al di là delle porte dell’Eden, dopo la caduta. Quando nel matrimonio i princìpi divini sono riconosciuti e rispettati, esso diventa una benedizione. Assicura l’integrità e la felicità dell’uomo, soddisfa le sue esigenze sociali, lo nobilita dal punto di vista fisico, psichico e morale. ibid, 46CeC 12.2

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents