Amministrazione dei mezzi

Il corso d’azione che lei ha seguito da quando ha contratto matrimonio, prendendo il possesso e il controllo dei mezzi di colei che ha preso in moglie, dimostra che le sue motivazioni sono tutte sbagliate. Tutte queste cose sono contro di lei e rivelano il suo profondo egoismo ed uno spirito dittatoriale a cui Dio non vorrebbe che sua moglie si sottometta. Il suo matrimonio non annulla né invalida il suo mandato di amministratore dei beni di sua moglie. Non distrugge la sua identità. La sua individualità deve essere preservata se essa desidera glorificare Dio nel suo corpo e nel suo spirito, i quali appartengono al Signore. La sua individualità non può essere soggiogata nella sua. Sua moglie ha dei doveri di fronte a Dio nei quali lei non ha alcun diritto di interferire. Dio ha su di essa delle richieste che lei non può soddisfare. Nella provvidenza divina essa è diventata amministratrice dei beni di Dio, e non può cedere questo mandato a lei o a chiunque altro.TCS 17.2

Lei non possiede una saggezza più grande e perfetta di quella di sua moglie, tanto da concederle l'amministrazione dei suoi mezzi. Essa ha sviluppato un carattere migliore del suo, e possiede una mente più equilibrata della sua, ella può amministrare i propri beni molto più saggiamente e giudiziosamente, e alla gloria di Dio, più di quanto non ci riesca lei. Lei è un estremista, opera per impulso e spesso è sotto il controllo degli angeli malvagi, anziché sotto quello degli angeli di Dio. - Lettera 4, 1870.TCS 17.3