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Testimonianze sul comportamento sessuale adulterio e divorzio

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    Capitolo 34—William E. (Parte 1a)

    William E. nacque a Melborn, nel Quebec, nel 1856. Dopo aver frequentato il Battle Creek College ha lavorato come ministro o colportore in Michigan, Illinois, Indiana, Tennessee e Alabama (negli Stati Uniti). Il suo primo matrimonio finì col divorzio, dopo di che ebbe un figlio da una seconda donna senza sposarla. Quindi, il 5 agosto 1892, sposò una terza donna, che visse con lui fino alla sua morte nel 1934.TCS 145.1

    Nel 1901 il padre e il fratello di William E insistettero che lui doveva divorziare dalla moglie e tornare dalla sua compagna di prima. La sua prima moglie si era risposata, mentre la seconda donna, che era la madre della figlia illegittima, era molto ansiosa di sposarlo.TCS 145.2

    Edson White scrisse a sua madre (EGW) il 30 ottobre 1901 e le chiese se fosse necessario che il fratello E lasciasse la sua attuale moglie per essere in armonia con Dio. Ecco la risposta di Ellen White:TCS 145.3

    Ho appena letto la tua lettera relativa a William E. Riguardo la questione espostami, sono d’accordo con te. Penso che il comportamento del padre di Will E. sia crudele e cattivo consigliandogli tal cosa, ma non ho osato rispondere alle sue lettere. Se qualcosa da parte mia potesse arrivargli attraverso di te, direi che il suo caso non può essere migliorato lasciando la moglie che ha attualmente. Il caso non migliorerebbe tornando dalla donna in questione... TCS 145.4

    Non ho scritto a Will E; tuttavia, so che se il padre si pentisse davanti a Dio, facesse le opere di prima e cessasse di considerarsi come uno che può aiutare suo figlio, si porrebbe la domanda: “Il mio nome è scritto sulle pagine del libro del cielo?” Dovrebbe umiliarsi davanti a Dio e lasciare che suo figlio faccia altrettanto. Lascia che padre e fratello trovino la loro strada da soli. Entrambi hanno bisogno del potere di conversione di Dio. Possa il Signore aiutare queste povere anime a eliminare dal loro carattere le macchie del peccato e pentirsi dei loro errori, e lasciare che Will E confidi nel Signore. TCS 145.5

    Mi dispiace tanto per la situazione in cui si trova W.E., ma penso che sia meglio non intervenire. So che il Signore comprende la sua situazione, e so anche, che se Will lo cercherà con tutto il cuore, Lui gli risponderà. Dio perdona e accoglie sempre un penitente. TCS 145.6

    Oh, quanto è prezioso sapere che abbiamo “Qualcuno” che ci conosce e ci comprende, e aiuta tutti quelli che si trovano in difficoltà. Ma il rimprovero di Dio ricade sul padre e il fratello, perché sono loro che potrebbero portare alla distruzione e alla perdizione non solo Will E, ma anche le loro stesse anime. Will E può sperare in Dio e fare del suo meglio per servirlo in tutta umiltà, consegnando la sua anima nelle mani del grande Pastore. Io non ho scritto nemmeno una parola né al padre né al figlio. Farei volentieri qualcosa per aiutare il povero Will E a sistemare le cose, ma così come stanno le cose, non si può fare nulla senza che qualcuno venga pregiudicato.TCS 145.7

    Capisco perfettamente la situazione che si è prodotta tra Will E e la sua prima moglie ... e sapevo come sarebbe finito il caso, poiché Will E non poteva sopportare di essere uno schiavo, né perdere la sua identità di fronte a una moglie che voleva essere il giudice della sua coscienza, del suo dovere e del suo lavoro. Lt 175, 1901TCS 145.8

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