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Principi di educazione cristiana

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    Appuntamento con Dio

    Il mondo è preda di una vertigine di un’intensità che non ha precedenti. Nel divertimento, nella ricerca del denaro, nella corsa al potere, nella stessa lotta per la vita, c’è una forza terribile che assorbe corpo, mente e spirito. In mezzo a questa corsa pazzesca, Dio sta parlando. Egli ci invita ad appartarci per essere in comunione con lui: “Fermatevi”, dice “e riconoscete che io sono Dio”. Salmi 46:10.PEC 151.2

    Molti, perfino nei momenti di devozione, non riescono a ricevere le benedizioni che derivano dalla vera comunione con Dio perché troppo precipitosi. Oltrepassano rapidamente il cerchio dell’amorevole presenza di Cristo limitandosi a soffermarsi solo un istante nel recinto, senza aspettare di ricevere consiglio. Essi non hanno il tempo di rimanere con il divino Maestro. E con i pesi che già li opprimevano, ritornano al loro lavoro.PEC 151.3

    Questi operai non potranno giungere al successo fino a che non avranno imparato il segreto della forza. Si devono concedere il tempo di pensare, di pregare, e di aspettare da Dio il rinnovamento delle facoltà fisiche, mentali e spirituali. Costoro hanno bisogno dell’influsso nobilitante del suo Spirito. Ricevendolo, si sentiranno animati da nuova vita: l’organismo stanco, il cervello affaticato saranno rinvigoriti e il cuore affannato sarà illuminato.PEC 151.4

    Il nostro bisogno non consiste in una breve pausa momentanea in presenza di Dio, ma in un contatto personale con Cristo: dobbiamo stare con lui in intima comunione. Beati i bambini delle nostre case e gli studenti delle nostre scuole i cui genitori e insegnanti imparano nella propria vita la preziosa esperienza descritta nelle seguenti parole di Salomone: “Qual è un melo tra gli alberi del bosco, tal è l’amico mio fra i giovani. Io desidero sedermi alla sua ombra, il suo frutto è dolce al mio palato. Egli mi ha condotta nella casa del convito, l’insegna che stende su di me è amore”. Cantico dei Cantici 2:3, 4.PEC 151.5

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