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Principi di educazione cristiana

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    Capitolo 6: Scuole dei profeti

    Dovunque in Israele venisse seguito il piano educativo di Dio, i risultati attestavano chi ne fosse l’autore. In moltissime famiglie, però, il metodo formativo stabilito dal cielo fu raramente adottato e, di conseguenza, altrettanto rari furono gli uomini il cui carattere fu modellato con quel metodo. Il piano di Dio fu attuato soltanto in modo parziale e imperfetto.PEC 29.1

    Gli israeliti, per incredulità e negligenza verso le direttive impartite dal Signore, si circondarono di tentazioni tali che solo pochi ebbero la forza di fronteggiare. Quando si stabilirono in Canaan “non distrussero i popoli, come il Signore aveva loro comandato; ma si mescolarono con le nazioni e impararono le loro opere. Servirono i loro idoli, che divennero un laccio per essi”. Salmi 106:34-36. “Il loro cuore non era sincero con lui e non erano fedeli al suo patto. Ma egli, che è pietoso, perdona l’iniquità e non distrugge il peccatore. Più volte trattenne la sua ira... ricordando ch’essi erano carne, un soffio che va e non ritorna”. Salmi 78:37-39.PEC 29.2

    Padri e madri in Israele divennero indifferenti ai loro obblighi verso Dio e verso i propri figli. A motivo dell’infedeltà domestica e dell’idolatria di cui erano circondati, molti giovani ebrei ricevettero un’educazione sostanzialmente diversa da quella voluta dal Signore e appresero abitudini pagane.PEC 29.3

    Per arginare questo male dilagante, Dio ricorse ad altri mezzi per aiutare i genitori nella loro opera di educazione. Fin dai tempi più remoti, i profeti erano stati riconosciuti come istruttori designati da Dio. Nel senso più alto, il profeta era uno che parlava per diretta ispirazione divina e che comunicava al popolo i messaggi ricevuti. Il titolo di profeta, però, fu dato anche a coloro che, sebbene non direttamente ispirati, erano stati chiamati da Dio a istruire il popolo nelle sue opere e nelle sue vie. Per la preparazione di questa categoria di maestri, Samuele, su indicazione del Signore, stabilì le scuole dei profeti.PEC 29.4

    Queste scuole dovevano rappresentare una barriera contro la crescente corruzione e provvedere al benessere mentale e spirituale della gioventù, come pure dovevano incrementare la prosperità della nazione, preparando degli uomini, timorati di Dio, a svolgere un compito di guida e consigliere. A questo scopo Samuele riunì alcuni giovani devoti, intelligenti e studiosi che furono chiamati “figli dei profeti”. Studiando la Parola e le opere di Dio, le loro energie mentali e spirituali erano acuite dal suo potere vivificante, e così gli studenti ricevevano la sapienza che viene dall’alto.PEC 29.5

    Gli istruttori, poi, oltre che essere preparati nelle verità divine, avevano essi stessi sperimentato la comunione con Dio, ricevendo una particolare effusione dello Spirito Santo; avevano la fiducia e il rispetto del popolo per la loro conoscenza e consacrazione. Al tempo di Samuele vi erano due scuole: una a Rama, la patria del profeta, e una a Chiriat-Iearim. In seguito ne furono stabilite altre.PEC 30.1

    In queste scuole gli studenti si mantenevano con il proprio lavoro, coltivando il suolo oppure esercitando un mestiere. Anche diversi insegnanti si mantenevano grazie al lavoro manuale. In Israele si stimava fosse peccato permettere ai ragazzi di crescere ignorando il lavoro pratico.PEC 30.2

    A scuola e in casa gran parte dell’insegnamento era impartito in forma orale; i giovani, però, imparavano anche a leggere gli scritti ebraici, e i rotoli di pergamena dell’Antico Testamento che erano a loro disposizione. I principali argomenti di studio erano la legge di Dio, le istruzioni impartite a Mosè, la storia sacra, la musica sacra, la poesia. Nei racconti della storia sacra si notava l’impronta di Dio. Le grandi verità messe in luce dai “tipi” nel servizio del santuario erano manifestati, e così la fede comprendeva il tema principale dell’intero sistema: l’Agnello di Dio che doveva togliere il peccato del mondo. Si coltivava uno spirito di devozione. Agli studenti si insegnava non solo il dovere della preghiera, ma anche come pregare, come avvicinarsi al Creatore, come avere fede in lui, come capire e ubbidire agli insegnamenti del suo Spirito.PEC 30.3

    Queste scuole dimostrarono di essere uno dei mezzi più efficaci nel promuovere quella giustizia che “innalza una nazione”. Cfr. Proverbi 14:34. Infatti contribuirono in gran parte a gettare le basi della prosperità straordinaria che distinse i regni di Davide e di Salomone.PEC 30.4

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