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Principi di educazione cristiana

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    Seminare con fede

    Fra le innumerevoli lezioni tratte dalle varie fasi della crescita, alcune delle più preziose sono espresse nella parabola, raccontata dal Salvatore, del seminatore e dei diversi tipi di terreno; questa parabola contiene insegnamenti per grandi e piccoli.PEC 61.3

    “Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. La terra da se stessa dà il suo frutto: prima l’erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato”. Marco 4:26-28.PEC 61.4

    Il seme ha in sé un principio di germinazione impressovi da Dio ma, se lasciato a se stesso, non ha alcuna forza di sviluppo: l’uomo deve fare la sua parte per determinare la crescita del grano; tuttavia, c’è un limite oltre il quale egli non può fare più nulla. Deve dipendere da colui che ha unito fra loro semina e mietitura con i meravigliosi vincoli del suo potere onnipotente.PEC 61.5

    Nel seme c’è vita, come c’è potenza nel suolo; però, se l’energia infinita non fosse attiva giorno e notte, il seme non produrrebbe nulla. Occorre che la pioggia venga a rinfrescare i campi assetati; che il sole dia il suo calore; che l’elettricità raggiunga il seme seppellito. Solo il Creatore può far fruttificare la vita che ha immesso nel seme. Ogni seme germoglia e ogni pianta cresce grazie al potere di Dio.PEC 61.6

    L’opera di coloro che seminano è un’opera di fede. Essi possono non comprendere il mistero della germinazione e della crescita del seme, però hanno fiducia in quegli agenti attraverso i quali Dio assicura una rigogliosa vegetazione. Spargono il seme nell’attesa di raccoglierlo, moltiplicato in una messe abbondante. Così i genitori e i maestri devono lavorare aspettandosi un raccolto dal seme che gettano.PEC 61.7

    Per un certo tempo il buon seme può rimanere inavvertito nel cuore, senza dare alcun segno di aver messo radice; ma in seguito, quando lo Spirito di Dio soffia nell’animo, il seme nascosto germoglia e quindi dà il suo frutto. Nell’opera della nostra vita, non sappiamo chi riuscirà meglio, e non sta a noi saperlo. Nel suo grande patto, Dio assicurò: “Finché la terra durerà, semina e raccolta... non cesseranno mai”. Genesi 8:22. Confidando in questa promessa, gli agricoltori lavorano il suolo e seminano. Con uguale fiducia noi dobbiamo lavorare nella semina spirituale appoggiandoci sulla sua promessa: “...così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata”. Isaia 55:11.PEC 61.8

    La germinazione del seme rappresenta l’inizio della vita spirituale e la crescita della pianta raffigura lo sviluppo del carattere. Senza crescita non può esserci vita: la pianta cresce oppure muore e tutto ciò avviene in modo silenzioso e impercettibile, ma costante: così è per lo sviluppo del carattere. A ogni stadio dello sviluppo la nostra vita può essere perfetta; tuttavia, se si adempie in noi il piano di Dio, ci sarà continuo accrescimento.PEC 62.1

    La pianta cresce quando riceve ciò che Dio ha determinato per il suo sostentamento; così la crescita spirituale si raggiunge quando c’è collaborazione con l’intervento divino. La pianta mette le radici nel suolo: noi dobbiamo radicarci in Cristo. La pianta riceve il raggio del sole, la rugiada, la pioggia; noi dobbiamo ricevere lo Spirito Santo. Se i nostri cuori sono uniti a Cristo, come Sole di giustizia egli si leverà su di noi “e la guarigione sarà nelle sue ali”. Malachia 4:2. Fioriremo come il giglio, rispunteremo come il grano, fioriremo come la vite. Cfr. Osea 14:5, 7.PEC 62.2

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