La scienza riconosce la potenza di Dio
Coloro che studiano a fondo i misteri della natura si renderanno pienamente conto della propria ignoranza e debolezza. Si accorgeranno che vi sono profondità e altezze che non possono raggiungere, segreti che non sono capaci di penetrare. Come Newton, si sentiranno indotti a esclamare: “Mi pareva di essere un bambino intento a raccogliere dei sassolini e delle conchiglie sulla riva del mare, avendo davanti a me il grande oceano di verità sconosciute”.PEC 78.1
I più profondi studiosi della scienza sono costretti a riconoscere nella natura l’azione di una potenza infinita. Per la mente umana abbandonata a se stessa, l’insegnamento della natura può sembrare pieno di contraddizioni e di delusioni. Solo alla luce della rivelazione la si può leggere correttamente. “Per fede comprendiamo...”. Ebrei 11:3.PEC 78.2
“Nel principio Dio...” ( Genesi 1:1). Qui soltanto trova riposo lo spirito che cerca. L’amore infinito di Dio si trova ovunque, in alto, in basso, al di là ed è all’opera in ogni cosa per portare a compimento “ogni desiderio di bene e ogni opera di fede”. 2 Tessalonicesi 1:11 (Concordata).PEC 78.3
“Le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue”. Romani 1:20. Tuttavia, la loro testimonianza può essere capita solo grazie all’aiuto del divino Maestro.PEC 78.4
“Quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità...”. Giovanni 16:13. Solo con l’aiuto dello Spirito e della Parola, tramite la quale tutte le cose furono fatte, può essere interpretata in modo corretto la testimonianza della scienza. Accettando la guida di Dio onnisciente e studiando le sue opere, saremo messi in condizione di calibrare i nostri pensieri con i suoi.PEC 78.5