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Principi di educazione cristiana

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    Capitolo 24: Lavoro manuale

    Alla creazione il lavoro fu dato come una benedizione: esso significava sviluppo, capacità e felicità. Le mutate condizioni della terra, in seguito alla maledizione del peccato, hanno prodotto un cambiamento nelle stesse condizioni del lavoro; tuttavia, anche se accompagnato da ansietà, da stanchezza e da fatica, il lavoro continua a essere fonte di gioia e di crescita; costituisce inoltre una salvaguardia contro la tentazione. La sua disciplina frena l’intemperanza e stimola all’attività, alla correttezza, e alla costanza. In tal modo esso diventa parte del piano di Dio per redimerci.PEC 122.1

    I giovani dovrebbero essere aiutati a comprendere la vera dignità del lavoro. Dio è costantemente al lavoro. Tutte le cose nella natura assolvono il compito loro affidato. L’intera creazione è permeata di attività; se vogliamo adempiere alla missione affidataci, anche noi dobbiamo essere attivi.PEC 122.2

    Dobbiamo lavorare insieme con Dio. Egli ci dà la terra con i suoi tesori, però siamo noi che li dobbiamo adattare al nostro uso e per il nostro benessere. Egli fa crescere gli alberi, però siamo noi che prepariamo le travi e costruiamo le case. Egli ha celato nella terra l’oro e l’argento, il ferro e il carbone, però solo attraverso il lavoro noi possiamo disporre di questi materiali.PEC 122.3

    Dovremmo far comprendere ai giovani che mentre Dio ha creato e controlla costantemente tutte le cose, ci ha dotati di una facoltà non del tutto diversa dalla sua. Ci ha dato una certa capacità di controllare le forze della natura. Come Dio chiamò dal caos la terra in tutta la sua bellezza, così noi possiamo trarre dalla confusione ordine e bellezza. E sebbene tutte le cose siano oggi guastate dal male, nel compiere il nostro lavoro noi proviamo una gioia simile a quella che egli provò quando, nel guardare la terra, vide che tutto era “molto buono”.PEC 122.4

    Di solito, l’esercizio più adatto ai giovani consiste in un lavoro utile. I bambini trovano nel gioco divertimento e sviluppo, e i loro svaghi dovrebbero quindi essere tali da favorire non solo la crescita fisica, ma anche quella mentale e spirituale.PEC 122.5

    A mano a mano che essi acquisiscono forza e intelligenza, la migliore ricreazione consisterà in alcune attività pratiche che li aiuterà a rendersi utili, a portare la loro parte di responsabilità, importante per lo sviluppo della mente e del carattere.PEC 122.6

    I giovani devono apprendere che la vita è assiduo lavoro, responsabilità e dovere. Essi hanno bisogno di un’educazione che li renda uomini e donne capaci di fronteggiare gli imprevisti. Devono imparare che la disciplina di un lavoro sistematico e regolare è essenziale, non solo come difesa contro le vicissitudini della vita, ma anche come aiuto per lo sviluppo dell’intero essere.PEC 122.7

    Nonostante tutto quello che è stato detto e scritto in relazione alla dignità del lavoro fisico, prevale ancora l’idea che esso sia degradante. I giovani sono ansiosi di diventare insegnanti, impiegati, commercianti, medici, avvocati, o di occupare qualche altra posizione che non esiga uno sforzo fisico. Le giovani evitano i lavori domestici e cercano una formazione in altri ambiti. I giovani hanno bisogno di imparare che nessuno, uomo o donna che sia, è degradato da un onesto lavoro. Ciò che degrada è l’ozio e l’interesse personale che conducono all’indolenza, generando una vita vuota e sterile: questo è un terreno che favorisce la crescita di ogni sorta di male. “Quando una terra, imbevuta della pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe utili a quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio; ma se produce spine e rovi, è riprovata e prossima ad essere maledetta; e la sua fine sarà di essere bruciata”. Ebrei 6:7, 8.PEC 123.1

    Varie materie di studio che assorbono molto tempo dello studente non sono indispensabili per l’utilità o per la felicità; mentre è necessario che ogni giovane sia perfettamente al corrente dei doveri quotidiani. Se occorre, una ragazza può rinunciare a conoscere il francese o l’algebra, o anche il pianoforte; ma è indispensabile che impari a gestire efficacemente una casa. La felicità della vita dipende dalla fedeltà nei comuni doveri.PEC 123.2

    Siccome uomini e donne hanno una parte nella formazione della famiglia, è bene che tanto i bambini quanto le bambine siano a conoscenza dei diversi lavori domestici. Rifare il letto, mettere in ordine una stanza, lavare i piatti, preparare da mangiare, lavare e aggiustare i propri indumenti, sono cose che non tolgono a un ragazzo nulla della sua virilità, ma che anzi contribuiscono a renderlo più contento e più utile. Se le ragazze, a loro volta, potessero imparare a servirsi della sega e del martello, del rastrello e della zappa, sarebbero meglio preparate a fronteggiare gli imprevisti della vita.PEC 123.3

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