Un premio nell'immediato
Felicità — Quelli che donano la loro vita al ministero cristiano conoscono il significato della vera felicità. I loro interessi e le loro preghiere travalicano la propria persona e sono i primi a crescere quando cercano di aiutare gli altri. Familiarizzano con i progetti più vasti, con le imprese più temerarie; come potrebbero non maturare se si collocano nel canale divino della luce e della benedizione? Queste persone ricevono la saggezza dal cielo e si identificano sempre più con Cristo in tutti i suoi piani. Non c'è alcun rischio di stagnazione spirituale. — Testimonies for the Church 9:42 (1909).SC 219.2
La chiesa che ottiene buoni risultati in questo campo è una comunità felice. Quell'uomo o quella donna i cui sentimenti vengono attirati dalla compassione e dalla pietà per quanti sbagliano e si danno da fare per condurli all'ovile del grande Pastore, sono impegnati in una missione benedetta. E che pensiero confortante sapere che quando un peccatore si pente, nel cielo c'è più gioia che per 99 persone giuste! — Testimonies for the Church 2:22 (1885).SC 219.3
Non c'è nulla di faticoso per chi si abbandona alla volontà di Dio. “Se Dio vuole” (Giacomo 4:15), è un concetto che conferisce una bellezza incantevole a qualsiasi mansione gli venga affidata dal Signore. — Testimonies for the Church 9:150 (1909).SC 219.4
Il servitore cristiano non conosce la parola fatica a proposito dell'opera affidatagli dal cielo. Egli entra nella gioia del Signore vedendo delle persone emancipate dalla schiavitù del peccato, e questa gioia lo ripaga da ogni sacrificio. — The Southern Watchman, 2 aprile 1903.SC 219.5
Diventare un gran lavoratore, continuare pazientemente a fare del bene con abnegazione e sacrificio è un'opera gloriosa che fa gioire il cielo. — Testimonies for the Church 2:24 (1885).SC 219.6
Cristo si compiace quando deve servirsi di un materiale apparentemente inutilizzabile, di persone che Satana ha svilito; il Maestro ha invece operato per mezzo loro e li ha resi oggetto della sua grazia... Egli fa diventare i suoi figli intermediari per la realizzazione della sua opera e il progresso di quest'ultima è per loro una preziosa ricompensa già in questa vita. — Testimonies for the Church 6:308, 309 (1900).SC 219.7
Benedizione — Ogni attività intrapresa per Cristo si rifletterà positivamente anche su di noi. — Christ's Object Lessons, 354 (1900).SC 220.1
Ogni dovere, ogni sacrificio compiuto nel nome di Gesù, determinano una grande ricompensa. È proprio quando adempiamo i nostri doveri che Dio fa sentire la sua voce e si manifestano le sue benedizioni. — Testimonies for the Church 4:145 (1885).SC 220.2
Dobbiamo vivere in questo mondo per avvicinare gli uomini al Salvatore. Facendo torto agli altri lo facciamo a noi stessi: l'influsso di ogni opera, buona o cattiva che sia, si riflette sui nostri cuori. — Testimonies for the Church 4:72 (1885).SC 220.3
Ogni raggio di luce diffuso sugli altri verrà riflesso nei nostri cuori. Ogni parola gentile e di conforto pronunciata nei confronti di chi ha l'animo pieno di tristezza, ogni gesto atto a sollevare l'oppresso e ogni dono volto a sopperire alle necessità dei nostri simili, compiuto con il desiderio di rendere gloria a Dio, sarà una benedizione per il suo autore. Quelli che agiscono in questo modo ubbidiscono a una legge del cielo e otterranno l'approvazione divina. — Testimonies for the Church 4:56 (1885).SC 220.4
Se il grande premio finale verrà elargito al ritorno di Cristo, il servizio sincero per Dio comporta una ricompensa già in questa esistenza. Il servitore dovrà affrontare ostacoli, reazioni, amarezze e penosa demoralizzazione. Potrebbe non cogliere i frutti della sua fatica; ma a fronte di tutto ciò, egli troverà nel suo impegno una ricompensa benedetta. Tutti quelli che si abbandonano a Dio con un servizio disinteressato in favore dell'umanità, collaborano con il Signore della gloria. Questo pensiero addolcisce ogni fatica, rafforza la volontà e tonifica lo spirito qualsiasi cosa accada. — Testimonies for the Church 6:305, 306 (1900).SC 220.5
Salute — Fare del bene è un eccellente rimedio per la malattia. Chi si impegna a favore dell'opera è invitato a confidare in Dio, che si è personalmente impegnato a dare delle risposte. Le loro menti saranno preservate dall'aridità e somiglieranno a giardini rigogliosi ai quali non manca mai l'acqua. — Testimonies for the Church 2:29 (1885).SC 220.6
Nella comunione con Dio, con Cristo e con i santi angeli, essi sono circondati da un'atmosfera celestiale che dona salute al corpo, vigore all'intelletto e gioia all'animo. — Testimonies for the Church 6:306 (1900).SC 220.7
Il piacere di fare del bene agli altri provoca nei sentimenti un caloroso entusiasmo che rianima i nervi, accelera la circolazione sanguigna e induce un benessere fisico e mentale. — Testimonies for the Church 4:56 (1885).SC 220.8
Forza — Inducete un uomo forte a staccarsi dal lavoro ed egli diventerà fiacco. Quella chiesa o quelle persone che rinunciano a portare i pesi degli altri e che si chiudono in se stesse, patiranno in breve tempo la debolezza spirituale. Il lavoro preserva il vigore dell'uomo forte.SC 220.9
Il lavoro spirituale, lo sforzo e la disponibilità a caricarsi dei pesi altrui sono le caratteristiche che daranno forza alla chiesa di Cristo. — Testimonies for the Church 2:22 (1885).SC 221.1
Pace — Nell'operare a beneficio degli altri si avverte una dolce soddisfazione, una pace interiore che è di per sé una ricompensa soddisfacente. Se saranno mossi dall'alto e nobile desiderio di fare del bene al prossimo, troveranno la vera felicità nella fedele realizzazione dei molteplici doveri dell'esistenza. Tutto ciò determinerà ben più di una ricompensa terrena, perché ogni fedele e disinteressato compimento del dovere viene annotato dagli angeli e brilla nel registro della vita. — Testimonies for the Church 2:132 (1885).SC 221.2