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Primi scritti

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    Il movimento avventista

    Mi furono mostrati vari gruppi di persone che sembravano legati insieme con delle corde. Molti membri di questi gruppi erano immersi nell'oscurità totale; guardavano verso terra e sembrava non esserci alcun legame tra loro e Dio. Ma c'erano altre persone appartenenti a questi stessi gruppi i cui volti risplendevano di luce e i cui occhi erano rivolti verso il cielo. Dei raggi di luce provenienti da Gesù, simili a quelli del sole, li illuminavano. Un angelo mi disse di guardare attentamente: vidi che un angelo di Dio vegliava su ognuno di coloro il cui volto risplendeva di luce mentre degli angeli malvagi circondavano quelli che erano nell'oscurità. Sentii la voce di un angelo gridare: “Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio”. Apocalisse 14:7.PSCR 216.1

    Una luce gloriosa discese su questi gruppi per illuminare coloro che l'avrebbero accolta. Alcuni di quelli che erano nelle tenebre accettarono la luce e se ne rallegrarono, altri la rifiutarono dicendo che era stata inviata per allontanarli dal giusto cammino; la luce disparve e rimasero nell'oscurità. Coloro che ricevettero la luce da Gesù l'apprezzarono. I loro volti risplendevano di gioia mentre guardavano Gesù con grande interesse, e in sintonia con l'angelo dicevano: “Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio”. Mentre lanciavano questo grido, vidi coloro che stavano nell'oscurità spingerli alle spalle e ai fianchi. Poi molte persone che apprezzavano questa luce sacra ruppero le corde che li trattenevano e si separarono dagli altri. Nel frattempo passarono degli uomini appartenenti ad altri gruppi, e furono oggetto di particolare considerazione: alcuni pronunciavano parole gentili mentre altri si esprimevano con sguardi furiosi e gesti minacciosi, e cercavano di legare le corde che si stavano sciogliendo. Questi uomini dicevano costantemente: “Dio è con noi. Noi siamo nella luce. Noi abbiamo la verità”. Chiesi chi fossero e mi fu risposto che erano pastori e dirigenti che avevano rifiutato questa luce e non volevano che altri l'accettassero.PSCR 216.2

    Vidi coloro che avevano ricevuto la luce: guardavano verso il cielo, con l'ardente desiderio che Gesù venisse e li portasse con sé. Improvvisamente una nuvola passò sopra di loro e i loro volti si rattristarono. Chiesi quale fosse il motivo dell'apparizione di questa nuvola, e mi fu mostrato che rappresentava la loro delusione; il tempo fissato per la venuta del loro Salvatore era passato e Gesù non era ritornato. Nella misura in cui queste persone si scoraggiavano, i pastori e i dirigenti che avevo visto precedentemente si rallegravano sempre di più, tutti coloro che avevano rifiutato la luce trionfavano, Satana e i suoi angeli malvagi esultavano.PSCR 216.3

    Poi sentii la voce di un altro angelo che diceva: “Caduta, caduta è Babilonia”. Una luce risplendeva su coloro che erano scoraggiati, e ancora una volta fissarono i loro occhi su Gesù. Vidi degli angeli che parlavano con colui che aveva annunciato: “Caduta, caduta è Babilonia” e si unirono a lui gridando: “Guardate, lo Sposo viene, andate a incontrarlo!”. Le voci melodiose degli angeli sembravano risuonare ovunque. Una luce estremamente luminosa e gloriosa si diffondeva intorno a coloro che avevano apprezzato il messaggio ricevuto. I loro volti erano radiosi, e si unirono agli angeli dicendo: “Ecco lo sposo, uscitegli incontro”. Mentre questo grido proveniva armoniosamente dai vari gruppi, coloro che avevano rifiutato il messaggio li colpivano, li deridevano e li guardavano con disprezzo. Ma gli angeli di Dio stesero le loro ali sui perseguitati, mentre Satana e i suoi seguaci cercavano di trascinarli nelle tenebre per portarli a rifiutare la luce del cielo.PSCR 217.1

    Allora sentii una voce che diceva a coloro che erano stati colpiti e derisi: “Allontanatevi da loro e non toccate nulla di impuro”. Per ubbidire a questa voce un gran numero di persone ruppe le corde con cui erano legati, lasciarono il gruppo immerso nelle tenebre per raggiungere i fedeli che avevano riacquistato la libertà e si unirono ai loro canti. Sentii la voce di alcune persone che erano rimaste ancora nel gruppo circondato dalle tenebre pregare con fervore. I pastori e i dirigenti facevano il giro dei vari gruppi stringendo le corde, e io continuavo a sentire la voce di coloro che pregavano intensamente. Poi vidi coloro che pregavano allungare le mani chiedendo aiuto a chi era libero e gioiva nel Signore. Essi risposero guardando verso il cielo: “Allontanatevi da loro e separatevene”. Vidi alcuni che lottavano per liberarsi; alla fine riuscirono a rompere le corde che li legavano, opponendosi agli sforzi fatti da coloro che avevano stretto le corde con forza e rifiutando di ascoltare le affermazioni dei pastori e dei dirigenti che ripetevano: “Dio è con noi. Abbiamo la verità”.PSCR 217.2

    Continuamente vedevo persone che lasciavano i gruppi immersi nell'oscurità per unirsi a coloro che si erano liberati, e sembravano raggiungere un campo aperto al di sopra della terra. I loro sguardi erano rivolti verso l'alto: circondati dalla gloria di Dio lodavano con gioia il Signore. Erano molto uniti e sembravano avvolti da una luce proveniente dal cielo. Intorno a loro c'erano persone che subivano l'influsso di questa luce ma non erano particolarmente legate al gruppo. Tutti coloro che amavano la luce rivolgevano i loro sguardi verso l'alto con grande interesse e Gesù li guardava con serena approvazione. Aspettavano il suo ritorno e desideravano con ansia assistere a questo evento. Non si attardavano a guardare verso la terra.PSCR 217.3

    Ma nuovamente una nuvola li avvolse e allora vidi che rivolgevano i loro sguardi stanchi in basso. Chiesi quale fosse il motivo di questo cambiamento. L'angelo che mi accompagnava mi disse: “Sono stati delusi ancora una volta nelle loro aspettative. Gesù non può ritornare sulla terra. Dovranno affrontare prove maggiori. Dovranno rinunciare agli errori e alle tradizioni umane e rivolgersi con decisione a Dio e alla sua Parola. Dovranno essere purificati e affrontare le prove. Coloro che supereranno queste difficoltà otterranno la vittoria eterna”.PSCR 218.1

    Cristo non era venuto sulla terra per purificare con il fuoco il suo santuario tramite il rinnovamento della terra, come si aspettava quel gruppo di credenti. Mi fu mostrato che la spiegazione che proponevano questi credenti in merito ai periodi profetici era corretta. Il tempo della profezia terminava nel 1844, e Gesù era entrato nel luogo santissimo per purificare il santuario alla fine dei tempi.PSCR 218.2

    Il loro errore consisteva nella mancata comprensione di che cosa fosse il santuario e della natura della sua purificazione. Vidi la tristezza del gruppo che lo aveva atteso. Esaminarono le prove della loro fede e ricontrollarono i calcoli dei periodi profetici ma non trovarono nessun errore. Il tempo era adempiuto, ma dov'era il loro Salvatore? Lo avevano perso.PSCR 218.3

    Mi fu mostrata la grande delusione dei discepoli quando arrivando al sepolcro non trovarono il corpo di Gesù. Maria disse: “Hanno tolto il mio Signore, e non so dove lo abbiano deposto”. Gli angeli dissero ai discepoli addolorati che il loro Signore era risorto e sarebbe apparso loro in Galilea.PSCR 218.4

    Nello stesso modo vidi come Gesù guardava con profonda compassione coloro che avevano atteso la sua venuta ed erano rimasti delusi. Inviò i suoi angeli a guidarli perché potessero seguirlo là dov'era andato. Mostrò loro che questa terra non è il santuario, ma che doveva entrare nel luogo santissimo del santuario del cielo per compiere l'espiazione in favore dei suoi figli e ricevere il regno da suo Padre. Allora sarebbe ritornato sulla terra per portarli a vivere con lui per sempre. La delusione dei primi discepoli raffigura molto bene la delusione di coloro che aspettavano il Signore nel 1844.PSCR 218.5

    Fui riportata al tempo in cui Cristo era entrato trionfante in Gerusalemme. I discepoli, pieni di gioia, credevano che avrebbe assunto il governo e regnato come un principe. Seguirono quindi il loro Re con questa speranza. Tagliarono i rami delle palme, stesero le loro tuniche sul suo percorso; alcuni camminavano davanti a lui e altri dietro, e tutti insieme gridavano: “Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi altissimi!” Matteo 21:9.PSCR 219.1

    L'entusiasmo infastidì i farisei, che volevano che Gesù rimproverasse i suoi discepoli, ma egli disse loro: “Vi dico che se costoro tacciono, le pietre grideranno”. Luca 19:40. La profezia di Zaccaria 9:9 doveva adempiersi, tuttavia i discepoli sperimentarono una forte delusione. Pochi giorni dopo seguirono Gesù fino al Calvario, lo videro ferito e inchiodato alla croce. Furono testimoni della sua agonia e della sua sepoltura. Erano disperati e profondamente rattristati, le loro speranze non si erano realizzate come avevano previsto: queste speranze morirono con Gesù. Ma quando risuscitò e apparve ai discepoli addolorati, le loro speranze si ravvivarono: lo avevano ritrovato.PSCR 219.2

    Vidi che la delusione di coloro che avevano creduto al ritorno del Signore nel 1844 non eguagliava quella dei primi discepoli. La profezia si era adempiuta nel messaggio del primo e del secondo angelo che erano stati annunciati al momento opportuno e avevano permesso di realizzare l'opera che Dio voleva che fosse compiuta.PSCR 219.3

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