La seconda risurrezione
Gesù e il corteo di angeli, insieme ai salvati, lasciarono la città. Gli angeli circondarono il loro Capo e lo scortarono mentre i santi redenti lo seguivano. Poi, con temibile maestà, Gesù chiamò i malvagi deceduti, e loro si avvicinarono con gli stessi corpi deboli con i quali si erano addormentati nella tomba. Che spettacolo! Che scena! Alla prima risurrezione tutti si innalzarono nella perfezione immortale, ma alla seconda risurrezione i segni della maledizione erano visibili su tutti. I re e i nobili della terra, gli spregevoli e i poveracci, gli istruiti e gli ignoranti risposero insieme all'appello.PSCR 258.1
Tutti vedevano il Figlio dell'Uomo e quelle stesse persone che lo avevano odiato e schernito, che avevano messo la corona di spine sul suo capo e lo avevano colpito con una canna, lo videro in tutta la sua maestà regale. Coloro che gli avevano sputato addosso nel momento della prova sfuggivano dal suo sguardo penetrante e dalla gloria del suo volto. Coloro che gli avevano trafitto le mani e i piedi con i chiodi videro i segni della crocifissione. Gli uomini che avevano conficcato la lancia nel suo costato, videro i segni della loro crudeltà sul suo corpo, e si accorsero che era proprio lui la persona che avevano crocifisso e deriso mentre agonizzava. Allora si sentì un lungo lamento angoscioso, ed essi corsero lontano cercando di nascondersi dalla presenza del Re dei re e del Signore dei signori.PSCR 258.2
Tutti cercarono di nascondersi dietro le rocce per proteggersi dalla terribile gloria di colui che una volta avevano odiato. Sopraffatti e provando dolore a causa della sua maestà ed estrema gloria, condividendo lo stesso pensiero dissero distintamente: “Benedetto è colui che viene nel nome del Signore!”. Poi Gesù e i suoi angeli, accompagnati da tutti i giusti, ritornarono alla città, mentre i lamenti degli empi dannati risuonavano nell'aria. Allora vidi che Satana iniziava nuovamente la sua opera. Passò in mezzo agli uomini e rafforzò i deboli dicendo loro che lui e i suoi angeli erano potenti. Indicò i milioni di persone che erano stati risuscitati, c'erano guerrieri e re potenti con capacità belliche tali che avevano conquistato dei regni. C'erano dei giganti potenti e degli uomini valorosi che non avevano mai perso una battaglia. C'era l'ambizioso e orgoglioso Napoleone, che aveva fatto tremare le nazioni. C'erano uomini di portamento nobile e dignitoso che erano caduti in battaglia per il loro desiderio di conquista. Uscendo dalle loro tombe avevano ancora gli stessi pensieri e gli stessi desideri che avevano avuto al momento della loro morte. Satana consultò i suoi angeli, poi i re, i conquistatori e i potenti. Guardando il grande esercito disse loro che il gruppo dei santi nella città era piccolo e debole, che avrebbero potuto conquistarla, cacciare i suoi abitanti, possedere le loro ricchezze e la loro gloria.PSCR 258.3
Satana riuscì a ingannarli e immediatamente tutti iniziarono a prepararsi per la battaglia. C'erano molti uomini capaci in quell'esercito, che costruirono qualsiasi i tipo di arma da guerra. In seguito, con Satana alla guida, la folla si mosse in avanti. Re e guerrieri seguivano Satana e la moltitudine era dietro di loro. Ogni gruppo aveva il suo leader e manteneva una marcia ordinata sulla superficie spaccata della terra, diretti verso la santa Città. Gesù chiuse le porte della città, l'esercito la circondò e si mise in riga aspettandosi un confronto violento. Gesù, gli angeli e i santi, con le corone splendenti sulle loro teste, salirono sopra le mura della città. Gesù parlò con tono regale dicendo: “Guardate, peccatori, la ricompensa dei giusti! E guardate, miei redenti, la ricompensa degli empi!”.PSCR 259.1
La folla guardò i santi sulle mura della città. Mentre osservavano lo splendore delle loro corone e i loro volti raggianti di gloria che riflettevano l'immagine di Gesù e l'insuperabile gloria e la maestà del Re dei re, del Signore dei signori, il loro coraggio svanì. La consapevolezza delle ricchezze e della gloria che avevano perso, si impadronì di loro e si resero conto che il risultato del peccato è la morte. Videro che le persone che avevano odiato erano felici e sante, rivestite di gloria, di onore, d'immortalità e di vita eterna, mentre loro erano fuori dalla città insieme a ogni cosa disprezzabile e abominevole.PSCR 259.2