La morte seconda
Satana corse in fretta in mezzo ai suoi seguaci e cercò di istigarli all'azione. Ma Dio fece scendere del fuoco dal cielo su di loro e grandi, potenti, nobili, poveri e miserabili furono tutti consumati. Vidi che alcuni venivano distrutti rapidamente, mentre altri soffrivano più a lungo. Venivano puniti in funzione delle loro opere. Alcuni si consumavano in diversi giorni, e nella misura in cui c'era ancora una parte del corpo intatta, erano coscienti delle loro sofferenze. L'angelo disse: “Il germe della vita non morirà; il loro fuoco non si spegnerà fino a quando ci sarà ancora una minima particella da bruciare”.PSCR 260.1
Satana e i suoi angeli soffrirono a lungo. Il principe di questo mondo non era solo responsabile del peso e della punizione dei propri peccati, ma anche di quelli dei redenti, che erano stati posti su di lui; doveva soffrire anche per gli uomini caduti per causa sua. Poi vidi che Satana e i malvagi erano stati consumati, e la giustizia di Dio si era adempiuta; gli angeli e tutti i santi redenti dissero ad alta voce “Amen!”.PSCR 260.2
L'angelo disse: “Satana è la radice, i suoi figli sono i rami. Ora sono consumati, sia la radice sia i rami. Sono morti di morte eterna. Non risusciteranno più e l'universo sarà purificato”. Poi guardai e vidi il fuoco che aveva bruciato gli empi consumare tutto ciò che c'era di immondo e purificare la terra. Guardai ancora e vidi la terra purificata. Non c'era più nessun segno di maledizione. La superficie devastata e deforme della terra era diventata una pianura uniforme ed estesa.PSCR 260.3
Tutto l'universo che Dio aveva creato era stato purificato e il gran conflitto si era concluso definitivamente. Ovunque volgessimo lo sguardo si vedevano solo cose meravigliose. E tutti i salvati, vecchi e giovani, grandi e piccoli, posero le loro corone splendenti ai piedi del Redentore e si prostrarono in adorazione davanti a lui, colui che vive per sempre. La nuova terra, in tutta la sua bellezza e in tutta la sua gloria, rappresentava l'eredità eterna dei giusti. Il dominio, la potenza e la grandezza dei regni sotto i cieli, furono dati ai santi dell'Altissimo, che li avrebbero posseduti per sempre, di eternità in eternità.PSCR 260.4