La mia prima visione
Primi scritti
- Contents-
-
- Esperienze cristiane e visioni
- La mia prima visione
- Visioni successive
- Il suggellamento
- L'amore di Dio per il suo popolo
- Lo sconvolgimento delle forze del cielo
- La porta aperta e la porta chiusa
- La nostra fede messa alla prova
- Al piccolo gregge
- Le ultime piaghe e il giudizio
- La fine dei 2.300 giorni
- In vista del tempo di profonda angoscia
- I colpi misteriosi
- I messaggeri
- Il marchio della bestia
- Ciechi che guidano altri ciechi
- Preparazione per la fine
- Preghiera e fede
- Il tempo della riunificazione
- Un avvertimento
- I sogni di Ellen G. White
- Il sogno di William Miller
-
-
- Introduzione
- La caduta di Satana
- La caduta dell'uomo
- Il piano della salvezza
- La prima venuta di Cristo
- Il ministero di Cristo
- La trasfigurazione
- Il Cristo tradito
- Il processo
- La crocifissione
- La risurrezione
- L'ascensione
- I discepoli
- La morte di Stefano
- La conversione di Paolo
- I giudei decidono di uccidere Paolo
- Paolo in visita a Gerusalemme
- La grande apostasia
- Il mistero dell'iniquità
- La morte non è un tormento eterno
- La riforma
- La chiesa e il mondo
- William Miller
- Il messaggio del primo angelo
- Il messaggio del secondo angelo
- Il movimento avventista
- Un'altra visione degli eventi
- Il santuario
- Il messaggio del terzo angelo
- Basi solide
- Lo spiritismo moderno
- L'avidità
- Un esame accurato
- I peccati di Babilonia
- Il forte grido
- La conclusione del terzo messaggio
- Un tempo di profonda angoscia
- La liberazione dei giusti
- La ricompensa dei santi
- La terra desolata
- La seconda risurrezione
- La morte seconda
- Appendice
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La mia prima visione3Questa visione è stata data poco tempo dopo la grande delusione del 1844, e venne pubblicata per la prima volta nel 1846. In quel momento fu visto solo qualche evento del futuro. Le visioni successive sono state più complete.
Il Signore mi ha mostrato il popolo avventista in cammino verso la santa Città e la grande ricompensa riservata a coloro che attendono il ritorno del Signore, e credo sia mia responsabilità comunicarvi un breve sunto di ciò che Dio mi ha rivelato.PSCR 33.1
I santi dovranno affrontare molte difficoltà. Ma le nostre momentanee e leggere afflizioni ci producono un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. Ho cercato di presentarvi un rapporto positivo e portarvi qualche grappolo d'uva dalla Canaan del cielo, per i quali molti avrebbero voluto lapidarmi, come un tempo voleva fare il popolo a Caleb e Giosuè quando tornarono dal paese di Canaan. Cfr. Numeri 14:10. Ma vi dichiaro, fratelli e sorelle in Cristo, che è una bella terra e possiamo prenderne possesso.PSCR 33.2
Mentre pregavo in occasione del culto di famiglia, lo Spirito Santo scese su di me e mi sembrò di salire sempre più in alto, lontano da questo mondo immerso nelle tenebre. Mi voltai per vedere i miei fratelli avventisti che erano rimasti in basso ma non li trovai e una voce mi disse: “Guarda ancora, ma un po' più in alto”. Allora alzai gli occhi e vidi un sentiero diritto e stretto al di sopra del mondo. Su questo sentiero il popolo dell'avvento camminava verso la città situata alla fine del percorso. Dietro di loro, all'inizio del sentiero, c'era una luce brillante che un angelo definì “il grido di mezzanotte”. Questa luce risplendeva su tutto il sentiero e illuminava i loro passi perché non inciampassero. Se avessero mantenuto lo sguardo fisso su Gesù, che li guidava alla città, sarebbero stati salvi. Ma alcuni si stancarono e cominciarono a lamentarsi dicendo che la città era ancora molto lontana e che avevano immaginato che il viaggio sarebbe stato più corto. Allora Gesù li incoraggiò, alzando il suo glorioso braccio destro dal quale proveniva una luce che illuminava il gruppo di avventisti che gridavano: “Alleluia!”. Ma alcuni rifiutarono questa luce e affermarono che non era stato Dio a condurli fino a quel punto; allora la luce dietro di loro si spense, lasciandoli nelle tenebre più fitte; inciamparono e persero di vista sia la meta sia Gesù, precipitando nel mondo sottostante, oscuro e malvagio.PSCR 33.3
Improvvisamente sentimmo la voce di Dio, come il rumore di molte acque, che ci rivelava il giorno e l'ora della venuta di Gesù. I giusti viventi, in numero di 144.000, riconobbero e capirono la voce, mentre gli empi pensavano fosse un tuono e un terremoto. Quando Dio rivelò il tempo, soffiò su di noi lo Spirito Santo e i nostri volti si illuminarono riflettendo la gloria di Dio, come avvenne al volto di Mosè quando scese dal monte Sinai. I 144.000 erano tutti suggellati e perfettamente uniti. Sulle loro fronti si leggeva: “Dio, nuova Gerusalemme” e c'era una stella luminosa con il nuovo nome di Gesù.PSCR 34.1
Gli empi, rendendosi conto della nostra felicità e della nostra santità, si infuriarono e si lanciarono con violenza contro di noi per rinchiuderci in prigione, ma noi stendemmo la mano in avanti, nel nome del Signore, e loro caddero a terra impotenti. Allora i seguaci di Satana si resero conto che Dio ci aveva amati — noi che potevamo lavare i piedi gli uni agli altri e salutare i fratelli con un santo bacio — e si prostrarono davanti a noi.PSCR 34.2
Poi i nostri sguardi si orientarono verso Est dove era apparsa una piccola nuvola scura, grande come la metà del palmo di una mano, che tutti riconoscevano il segno del Figlio dell'Uomo. Guardavamo la nuvola, in profondo silenzio, mentre si avvicinava e si schiariva, sempre più luminosa, finché divenne una grande nuvola bianca. I suoi contorni brillavano come il fuoco; sopra la nuvola c'era un arcobaleno, intorno migliaia di angeli che eseguivano un canto melodioso, e sopra sedeva il Figlio dell'Uomo. I suoi capelli bianchi e ondulati gli ricadevano sulle spalle; sulla testa aveva molte corone. I suoi piedi sembravano di fuoco; nella mano destra aveva una falce affilata e nella sinistra una tromba d'argento. I suoi occhi, simili a fiamme di fuoco, trapassavano i figli di Dio da parte a parte.PSCR 34.3
Poi tutti i volti impallidirono mentre quelli di coloro che Dio aveva rifiutato divennero scuri. E tutti gridammo: “Chi riuscirà a resistere? La mia veste è senza macchie?”. Gli angeli smisero di cantare e ci fu un terribile momento di silenzio, quando Gesù disse: “Coloro che hanno le mani e i cuori puri riusciranno a resistere; la mia grazia vi basta”.PSCR 34.4
A questo punto i nostri volti si illuminarono e i nostri cuori si riempirono di gioia. Gli angeli ripresero la loro melodia con una tonalità più alta e cantarono ancora, mentre la nuvola si avvicinava alla terra.PSCR 34.5
Allora la tromba d'argento di Gesù suonò mentre egli scendeva sulla nuvola, avvolto in fiamme di fuoco. Guardò verso le tombe dei giusti che dormivano, poi alzò gli occhi e le mani verso il cielo gridando: “Svegliatevi! Svegliatevi! Svegliatevi voi che dormite nella polvere e alzatevi!”. Ci fu un forte terremoto. Le tombe si aprirono e i morti in Cristo uscirono rivestiti di immortalità. I 144.000 gridarono: “Alleluia!” mentre riconoscevano gli amici dai quali erano stati separati dalla morte, e in quello stesso momento fummo trasformati e innalzati insieme con loro per andare a incontrare il Signore nell'aria.PSCR 35.1
Entrammo tutti insieme nella nuvola e per sette giorni continuammo a salire per raggiungere il mare di vetro. Quando arrivammo Gesù stesso mise le corone sul nostro capo. Ci donò arpe d'oro e palme di vittoria. Qui sul mare di vetro i 144.000 stavano in piedi formando un quadrato perfetto. Alcuni di loro avevano delle corone molto luminose, altri meno. Alcune corone erano piene di stelle mentre altre ne avevano solo alcune. Tutti erano soddisfatti delle loro corone. Tutti erano vestiti con un bellissimo mantello bianco che ricadeva dalle spalle fino ai piedi. Mentre camminavamo sul mare di vetro, verso le porte della città, gli angeli erano intorno a noi. Gesù alzò il suo braccio forte e glorioso e mentre teneva completamente aperta la porta di perle ci diceva: “Voi avete lavato le vostre tuniche nel mio sangue, siete rimasti saldi nella mia verità, entrate”. Entrammo tutti, con la consapevolezza di avere il diritto di stare nella città.PSCR 35.2
Là vedemmo l'albero della vita e il trono di Dio. Dal trono usciva un fiume d'acqua pura e sui lati del fiume c'era l'albero della vita. Su ognuna delle due sponde del fiume c'era un tronco d'albero, entrambi i tronchi erano d'oro trasparente e puro. All'inizio pensai si trattasse di due alberi. Guardai di nuovo e vidi che i due tronchi si univano in cima formando un solo albero. Era l'albero della vita, situato sulle due sponde del fiume della vita. I suoi rami si piegavano fino a noi, e i suoi frutti risplendevano: sembravano d'oro e d'argento.PSCR 35.3
Andammo sotto l'albero e ci sedemmo ammirando la bellezza di quel luogo fino a quando i fratelli Fitch e Stockman, che avevano annunciato il Vangelo del regno e che Dio aveva addormentato in vista della salvezza, ci chiesero che cosa fosse successo mentre loro dormivano. Cercammo di ricordare le nostre peggiori difficoltà, ma sembravano così insignificanti paragonate allo smisurato e straordinario peso eterno di gloria che ci circondava, che non avevamo nulla da dire in merito e gridammo: “Alleluia, il cielo è gratuito!” e suonavamo le nostre magnifiche arpe facendo risuonare le volte del cielo.PSCR 35.4
Guidati da Gesù lasciammo la città per scendere sulla terra. Ci fermammo su una montagna grande e imponente, che non potendo sopportare la presenza di Gesù si divise in due formando un'immensa pianura. Poi alzammo lo sguardo e scorgemmo la grande città con dodici fondamenta e dodici porte, tre su ogni lato, con un angelo a ogni porta. Tutti gridammo: “La città, la grande città, sta arrivando, sta scendendo dal cielo, da Dio” e si posò proprio là dove ci eravamo fermati. Poi guardammo le cose meravigliose che stavano fuori dalla città. Vidi case bellissime, che brillavano come l'argento, sostenute da quattro colonne incastonate di perle. Queste erano le case dei figli di Dio. In ognuna vi era un ripiano d'oro. Vidi molti dei santi entrare in queste case, togliersi le corone splendenti e deporle sui ripiani, poi uscire per dedicarsi a qualche occupazione, ma non come dobbiamo fare noi oggi. Una luce splendente si rifletteva sulla loro testa, ed essi offrivano le loro lodi a Dio.PSCR 36.1
Vidi un giardino con tutti i tipi di fiori e mentre li raccoglievo gridavo: “Non appassiranno mai”. Vidi anche una radura con una vegetazione alta, bellissima; era di un colore verde vivo e aveva riflessi d'argento e d'oro mentre ondeggiava in tutto il suo splendore alla gloria di Gesù. Poi entrammo in una radura dove c'erano tutti i tipi di animali, il leone, l'agnello, il leopardo e il lupo, tutti insieme in perfetta armonia. Passammo in mezzo a loro ed essi ci seguirono tranquillamente. In seguito entrammo in un bosco, non buio come quelli che conosciamo, infatti ovunque regnava una straordinaria luminosità. I rami degli alberi oscillavano mentre noi esclamavamo ad alta voce: “Vivremo al sicuro all'aperto e dormiremo nei boschi”. Oltrepassammo i boschi in direzione del monte Sion.PSCR 36.2
Mentre viaggiavamo incontrammo altre persone che guardavano sbalordite le meraviglie di quei luoghi. Notai il colore rosso sugli orli dei loro vestiti, le loro corone erano brillanti e i loro abiti erano di un bianco puro. Dopo averli salutati chiesi a Gesù chi fossero. Mi disse che erano i martiri uccisi nel suo nome. Con loro c'era un folto gruppo di bambini, anch'essi con il bordo rosso sugli abiti. Il monte Sion era davanti a noi, e sul monte c'era un tempio glorioso, e vicino a esso c'erano altre sette montagne dove crescevano rose e gigli. Vidi i bambini salire verso la cima della montagna, altri usavano le loro ali per volare, e raccoglievano i fiori che non appassivano mai. C'erano alberi di ogni tipo intorno al tempio per abbellire e valorizzare quel luogo: il bosso, il pino, l'abete, l'ulivo, il mirto, il melograno, mentre il fico si inchinava sotto il peso dei suoi frutti. Quando entrammo nel sacro tempio, Gesù con la sua voce bellissima disse: “Solo i 144.000 entrano in questo luogo” e noi gridammo: “Alleluia”.PSCR 36.3
Questo tempio era sostenuto da sette pilastri, tutti d'oro puro incastonati di perle stupende. Le cose meravigliose che vidi in quel luogo sono indescrivibili. Oh, se potessi parlare la lingua di Canaan per poter descrivere anche solo una parte della gloria di quel mondo! Vidi tavoli di pietra dove i nomi dei 144.000 erano scolpiti in lettere d'oro. Dopo aver osservato la gloria del tempio uscimmo, e Gesù ci lasciò per tornare alla città. Dopo poco sentimmo di nuovo la voce di Gesù: “Vieni, popolo mio, hai affrontato grandi prove e hai fatto la mia volontà, hai sofferto per me; vieni a cena, io mi cingerò e ti servirò”. E noi gridammo: “Alleluia! Gloria!” ed entrammo nella città.PSCR 37.1
Vidi un tavolo d'argento puro e malgrado fosse lungo diversi chilometri i nostri occhi potevano vederne la fine. Vidi il frutto dell'albero della vita, la manna, le mandorle, i fichi, le melagrane, i grappoli d'uva e molti altri tipi di frutta. Chiesi a Gesù di farmi mangiare quei frutti. Egli disse: “Non ora. Quelli che mangiano il frutto di questo luogo non tornano mai più sulla terra. Fra non molto, se sarai fedele, mangerai il frutto dell'albero della vita e berrai l'acqua della fonte”. E continuò: “Devi ritornare sulla terra e raccontare le cose che ti ho rivelato”.PSCR 37.2
Poi un angelo mi riaccompagnò su questa terra immersa nelle tenebre. A volte penso di non poter più restare quaggiù perché le realtà terrene mi sembrano terribilmente tristi. Mi sento sola perché ho visto una terra migliore. Oh, se avessi le ali come una colomba potrei volare via e riposarmi!PSCR 37.3
Finita la visione tutto mi sembrò cambiato e un velo di tristezza avvolse ciò che mi circondava. Oh, com'era oscuro per me questo mondo! Piansi quando mi ritrovai sulla terra, e provai nostalgia. Avevo visto un mondo migliore e il mio non poteva più soddisfarmi.PSCR 37.4
Raccontai questa visione al gruppo di Portland, che l'accettò come proveniente da Dio. Quello fu per noi un momento straordinario. La solennità dell'eternità scese su di noi.PSCR 37.5
Circa una settimana dopo questa visione il Signore si rivelò di nuovo e mi presentò le difficoltà che avrei dovuto affrontare. Il mio compito era quello di comunicare agli altri le sue rivelazioni, ma avrei incontrato una forte opposizione e provato una profonda angoscia. Allora un angelo mi disse: “La grazia di Dio ti basta. Egli ti sosterrà”.PSCR 37.6
Dopo questa visione ero stremata. La mia salute era precaria e avevo solo diciassette anni. Ero consapevole del fatto che molti ave vano fallito a causa dell'autoesaltazione, e sapevo che se mi fossi inorgoglita Dio mi avrebbe abbandonata, e mi sarei certamente persa. Mi rivolsi al Signore in preghiera e lo implorai di affidare questo compito a qualcun altro perché mi sembrava di non poterlo assolvere. Pregai per molto tempo, e l'unica risposta che ricevevo era: “Racconta agli altri ciò che ti ho rivelato”.PSCR 37.7
Nella visione successiva chiesi al Signore che se avessi dovuto veramente raccontare ciò che mi mostrava, avrebbe dovuto proteggermi dall'autoesaltazione. Poi mi rivelò che la mia preghiera era stata esaudita e che se avessi corso il rischio di inorgoglirmi la sua mano si sarebbe posata su di me e mi sarei ammalata. L'angelo disse: “Se porterai il messaggio fedelmente e resisterai fino alla fine, mangerai il frutto dell'albero della vita e berrai l'acqua del fiume della vita”.PSCR 38.1
Ben presto si diffuse la notizia che le visioni erano frutto del mesmerismo (ipnosi) e molti avventisti erano pronti a crederlo e a far circolare queste voci. Un medico, un famoso ipnotizzatore, mi disse che le mie visioni erano il risultato dell'ipnosi, che ero un soggetto molto facile da ipnotizzare e che lui stesso avrebbe potuto ipnotizzarmi e farmi avere delle visioni. Gli risposi che il Signore mi aveva mostrato in visione che l'ipnosi era opera del diavolo, che veniva dall'abisso infinito e in cui sarebbe ben presto tornato insieme a coloro che avrebbero continuato a praticarla. Allora gli permisi di ipnotizzarmi se ne fosse stato capace. Ci provò per più di mezz'ora, ricorrendo a diversi metodi prima di desistere. Grazie alla fede in Dio riuscii a resistere al suo influsso tanto da non subirne alcun effetto.PSCR 38.2
Quando avevo delle visioni, durante una riunione, molti dicevano che erano solo frutto dell'eccitazione e che qualcuno mi aveva ipnotizzata. Allora andavo da sola nei boschi dove nessuno poteva vedermi o sentirmi eccetto Dio, e pregavo: a volte, proprio in quel luogo, avevo una visione. Ero felice e raccontavo quello che Dio mi aveva rivelato in solitudine, senza l'influsso di nessuno.PSCR 38.3
Ma alcuni sostenevano che mi autoipnotizzavo. Oh, pensai, siamo arrivati a questo punto: le persone che cercano Dio onestamente, per reclamare le sue promesse e la sua salvezza, sono accusate di essere vittime dell'influsso dell'ipnosi? Chiediamo forse al nostro buon Padre in cielo il “pane”, per poi ricevere un “sasso” o uno “scorpione”?PSCR 38.4
Queste accuse mi ferirono profondamente angosciandomi fin quasi alla disperazione; molti avrebbero voluto che io non credessi allo Spirito Santo e considerassi tutte le esperienze spirituali che gli uomini di Dio avevano sperimentato come pura ipnosi o inganno satanico.PSCR 38.5
In questo periodo, nel Maine, si erano diffuse molte forme di fanatismo. Alcuni avevano abbandonato totalmente il lavoro e si dissociavano da chi non condivideva le loro idee su questo argomento e su altre realtà che ritenevano doveri religiosi. Dio mi rivelò tali errori in visione e mi inviò da questi suoi figli disorientati, ma molti rifiutarono i messaggi accusandomi di conformarmi al mondo. D'altro canto degli avventisti solo di nome mi accusavano di fanatismo; fui presentata sotto una falsa luce e da alcuni, con cattiveria, come leader di quel fanatismo che stavo invece cercando di contrastare. Diverse volte questi fratelli fissarono la data del ritorno di Gesù, sollecitando altri a seguirli, ma il Signore mi mostrò che queste date sarebbero trascorse inutilmente perché prima del ritorno di Cristo ci doveva essere un periodo di profonda angoscia. Inoltre ogni volta che veniva fissata una data, e questa trascorreva senza adempimenti, la fede del popolo di Dio si indeboliva. Per questa visione venni accusata di essere in sintonia con il malvagio servitore che dice: “Il mio Signore tarda a venire”.PSCR 39.1
Tutto ciò mi opprimeva e a volte nella confusione ero tentata di dubitare della mia stessa esperienza. Una mattina, mentre si pregava in famiglia, la potenza di Dio scese su di me e pensai improvvisamente che si trattasse di ipnosi, e gli opposi resistenza. Immediatamente divenni muta e per qualche momento rimasi estranea a tutto ciò che mi circondava. Mi resi conto del mio peccato di aver dubitato del potere di Dio, e per questo non potei parlare per circa ventiquattro ore. Vidi un foglio davanti a me dove c'erano scritti in lettere d'oro il capitolo e il versetto di cinquanta testi delle Scritture.4I testi biblici sono riportati alla fine di questo capitolo.PSCR 39.2
Alla fine della visione feci un cenno perché mi portassero una lavagna sulla quale scrissi di essere muta e chiesi di portarmi la grande Bibbia. La presi e cercai tutti i testi che avevo visto sul foglio. Per tutto il giorno fui incapace di parlare. La mattina seguente il mio spirito traboccava di gioia e la mia lingua era sciolta per lodare il Signore. Dopo questa esperienza non ebbi più il coraggio di dubitare del potere di Dio o di resistergli, anche per un solo momento, indipendentemente da ciò che gli altri avrebbero pensato di me.PSCR 39.3
Nel 1846, mentre ero a Fairhaven in Massachusetts, mia sorella (che in quel periodo mi accompagnava), la sorella A., il fratello G. e io partimmo con una barca a vela per visitare una famiglia che si trovava a West’s Island. Era quasi notte quando ci avviammo.PSCR 39.4
Subito dopo la partenza scoppiò una violenta tempesta, accompagnata da tuoni e fulmini. Eravamo convinti che saremmo morti se Dio non fosse intervenuto per salvarci.PSCR 40.1
Mi inginocchiai nella barca e chiesi a Dio di proteggerci. E in mezzo al mare agitato, mentre l'acqua inondava la barca, ebbi una visione e vidi che le acque del mare si sarebbero prosciugate piuttosto che farci morire, perché la mia opera era appena iniziata.PSCR 40.2
Terminata la visione le mie paure svanirono e cantammo e lodammo Dio; la nostra piccola barca divenne per noi una Betlemme galleggiante. L'editore dell'Advent Herald aveva detto che le mie visioni erano chiaramente il risultato di pratiche ipnotiche. Ma io mi chiedevo che senso aveva usare pratiche ipnotiche in quel momento?PSCR 40.3
Il fratello G. fece tutto il possibile per tenere sotto controllo la barca. Aveva cercato di ancorarla, ma l'ancora non teneva. La nostra piccola barca era sbattuta dalle onde e portata via dal vento, ed era così buio che non potevamo vedere da poppa a prua. Improvvisamente l'ancora tenne, e il fratello G. chiamò aiuto.PSCR 40.4
Sull'isola c'erano solo due case ed eravamo vicini a una di esse, ma non a quella dove volevamo andare. Tutta la famiglia stava dormendo eccetto un bambino, che provvidenzialmente sentì il grido del fratello G. Suo padre venne a soccorrerci con una piccola barca e ci riportò a riva. Passammo la maggior parte della notte ringraziando e lodando Dio per la grande bontà che ci aveva dimostrato.PSCR 40.5
Ecco i testi citati nella visione!PSCR 40.6
“Ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo”. Luca 1:20.PSCR 40.7
“Tutte le cose che il Padre ha sono mie; per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annuncerà”. Giovanni 16:15.PSCR 40.8
“Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi”. Atti 2:4.PSCR 40.9
“...Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua Parola in tutta franchezza, stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù”. Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti, tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunziavano la Parola di Dio con franchezza”. Atti 4:29-31.PSCR 40.10
“Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino. Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa. Qual è l'uomo tra di voi, il quale, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? Oppure se gli chiede un pesce, gli dia un serpente? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano! Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge e i profeti. Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci”. Matteo 7:6-12, 15.PSCR 40.11
“Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti”. Matteo 24:24.PSCR 41.1
“Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui; radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento. Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo”. Colossesi 2:6-8.PSCR 41.2
“Non abbandonate la vostra franchezza che ha una grande ricompensa! Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso. Perché: “Ancora un brevissimo tempo e colui che deve venire verrà e non tarderà; ma il mio giusto vivrà per fede; e se si tira indietro, l'anima mia non lo gradisce”. Ora, noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per ottenere la vita”. Ebrei 10:35-39.PSCR 41.3
“Infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue. Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza. Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore”. Ebrei 4:10-12.PSCR 41.4
“E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Soltanto, comportatevi in modo degno del vangelo di Cristo, affinché, sia che io venga a vedervi sia che io resti lontano, senta dire di voi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo insieme con un medesimo animo per la fede del vangelo, per nulla spaventati dagli avversari. Questo per loro è una prova evidente di perdizione; ma per voi di salvezza; e ciò da parte di Dio. Perché vi è stata concessa la grazia, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in Lui, ma anche di soffrire per lui”. Filippesi 1:6, 27-29.PSCR 41.5
“Infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo. Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute, perché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita”. Filippesi 2:13-15.PSCR 42.1
“Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza”. Efesini 6:10-18.PSCR 42.2
“Siate invece benigni e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonati in Cristo”. Efesini 4:32.PSCR 42.3
“Avendo purificato le anime vostre con l'ubbidienza alla verità per giungere a un sincero amor fraterno, amatevi intensamente a vicenda di vero cuore”. 1 Pietro 1:22.PSCR 42.4
“Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”. Giovanni 13:34, 35.PSCR 42.5
“Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova. Non riconoscete che Gesù Cristo è in voi? A meno che l'esito della prova sia negativo”. 2 Corinzi 13:5.PSCR 42.6
“Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra; poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù. Ora, se uno co struisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, l'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno”. 1 Corinzi 3:10-13.PSCR 42.7
“Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue. Io so che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli”. Atti 20:28-30.PSCR 43.1
“Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Ché poi non c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia anatema. Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema”. Galati 1:6-9.PSCR 43.2
“...Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre sarà udito nella luce; e quel che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sarà predicato sui tetti delle case. Or dico a voi, amici miei, non temete quelli che uccidono il corpo, ma dopo questo non possono far niente di più. Io vi mostrerò chi dovete temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna; si, vi dico, temete lui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure neanche uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anzi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non temete dunque, voi valete più di molti passeri”. Luca 12:3-7.PSCR 43.3
“...Perché sta scritto: ‘Egli ordinerà ai suoi angeli che ti proteggano. Ed essi ti porteranno sulle loro mani perché tu non inciampi con il piede in una pietra’”. Luca 4:10-11.PSCR 43.4
“Perché il Dio che disse: “Splenda la luce fra le tenebre”, è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo. Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi. Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati ma non uccisi”. 2 Corinzi 4:6-9.PSCR 43.5
“Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne”. 2 Versetti 17, 18.PSCR 43.6
“Dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi. Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo”. 1 Pietro 1:5-7.PSCR 44.1
“Perché ora, se state saldi nel Signore, ci sentiamo rivivere”. 1 Tessalonicesi 3:8.PSCR 44.2
“Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demoni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno”. Marco 16:17, 18.PSCR 44.3
“I suoi genitori risposero: ‘Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda, non sappiamo, né sappiamo chi gli abbia aperto gli occhi; domandatelo a lui; egli è adulto, parlerà lui di sé’. Questo dissero i suoi genitori perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che se uno riconoscesse Gesù come Cristo, fosse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: ‘Egli è adulto, domandatelo a lui’. Essi dunque chiamarono per la seconda volta l'uomo che era stato cieco, e gli dissero: ‘Dà gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore’. Egli rispose: ‘Se egli sia un peccatore, non so; una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo’. Essi allora gli dissero: ‘Che cosa ti ha fatto? Come ti aprì gli occhi?’. Egli rispose loro: ‘Ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventar suoi discepoli anche voi?’” Giovanni 9:20-27.PSCR 44.4
“Quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti”. Giovanni 14:13-15.PSCR 44.5
“Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli”. Giovanni 15:7, 8.PSCR 44.6
“In quel momento si trovava nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale prese a gridare: ‘Che c'è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: Il Santo di Dio!’. Gesù lo sgridò, dicendo: ‘Sta' zitto ed esci da costui!’” Marco 1:23-25.PSCR 44.7
“Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore”. Romani 8:38, 39.PSCR 45.1
“E all'angelo della chiesa in Filadelfia scrivi: Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre: io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può richiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Ecco, ti do alcuni della sinagoga di Satana, i quali dicono di essere giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, io li farò venire a prostrasi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato. Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch'io ti preserverò dall'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona. Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, e della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”. Apocalisse 3:7-13.PSCR 45.2
“Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché son vergini. Essi son quelli che seguono l'Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati tra gli uomini per esser primizie a Dio e all'Agnello. Nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili”. Apocalisse 14:4, 5.PSCR 45.3
“Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, il Signor Gesù Cristo”. Filippesi 3:20.PSCR 45.4
” Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Osservate come l'agricoltore aspetta il frutto prezioso della terra pazientando, finché esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione. Siate pazienti anche voi; fortificate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina”. Giacomo 5:7, 8.PSCR 45.5
“Il quale trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa”. Filippesi 3:21.PSCR 45.6
“Poi guardai e vidi una nube bianca; e sulla nube stava seduto uno, simile a un figlio d'uomo, che aveva sul capo una corona d'oro e in mano una falce affilata. Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che stava seduto sulla nube: “Metti mano alla tua falce e mieti; poiché è giunta l'ora di mietere, perché la mèsse della terra è matura”. Colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. Poi dal tempio, che è nel cielo, uscì un altro angelo; anch'egli aveva una falce affilata”. Apocalisse 14:14-17.PSCR 45.7
“Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio”. Ebrei 4:9.PSCR 46.1
“E vidi la santa Città, la nuova Gerusalemme, scender giù dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo”. Apocalisse 21:2.PSCR 46.2
“Poi guardai e vidi l'Agnello che stava in piedi sul monte Sion e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulla fronte”. Apocalisse 14:1.PSCR 46.3
“Poi mi mostrò il fiume dell'acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. In mezzo alla piazza della città e sulle due rive del fiume stava l'albero della vita. Esso dà dodici raccolti all'anno, porta il suo frutto ogni mese e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni. Non ci sarà più nulla di maledetto. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello; i suoi servi lo serviranno, vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte. Non ci sarà più notte; non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli”. Apocalisse 22:1-5.PSCR 46.4