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Primi scritti

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    Il Cristo tradito

    Fui trasportata al tempo in cui Cristo festeggiò la Pasqua con i suoi discepoli. Satana aveva ingannato Giuda e lo aveva convinto di essere un vero discepolo di Cristo, mentre il suo cuore era sempre stato corrotto. Aveva visto i miracoli di Gesù, lo aveva seguito durante il suo ministero e aveva ricevuto prove evidenti che si trattasse del Messia, ma era condizionato dall'avidità: amava il denaro.PSCR 157.1

    Un giorno aveva manifestato con forza il suo disappunto per l'olio profumato e costoso utilizzato per Gesù. Maria amava il suo Signore che aveva perdonato i suoi peccati e risuscitato dai morti il suo caro fratello. Era convinta che non ci fosse nulla di troppo costoso per Gesù. Più prezioso fosse stato l'olio meglio avrebbe potuto esprimere la sua gratitudine nei confronti del Salvatore. Giuda, per scusare la sua avarizia, disse che l'olio avrebbe potuto essere venduto e il ricavato donato ai poveri. Ma non era un'affermazione dettata dalla preoccupazione per i sofferenti, perché era egoista e spesso si era appropriato, per uso personale, di quello che gli era stato affidato come offerta per i poveri. Non si era mai preoccupato del benessere di Gesù, né delle sue esigenze, parlava dei poveri solo per nascondere il suo tornaconto. Quell'atto di generosità di Maria rappresentava un forte rimprovero per la sua avidità. La strada per la tentazione di Satana era aperta: avrebbe fatto breccia facilmente nel suo cuore.PSCR 157.2

    I sacerdoti e i capi dei giudei odiavano Gesù, ma le folle si accalcavano per ascoltare le sue parole piene di saggezza e vedere le sue opere potenti. La gente manifestava un profondo interesse e seguiva Gesù per ascoltare gli insegnamenti di un Maestro straordinario. Molti capi del popolo credevano in lui ma non osavano confessare la loro fede per paura di essere cacciati dalla sinagoga.PSCR 157.3

    I sacerdoti e gli anziani decisero di fare qualcosa per distogliere l'attenzione del popolo da Gesù. Temevano che tutti potessero credere in lui, e non si sentivano al sicuro. Dovevano scegliere tra perdere la propria posizione o condannare a morte Gesù. Anche dopo la sua morte sarebbero rimaste ancora le testimonianze viventi della sua potenza. Gesù aveva risuscitato Lazzaro dai morti e temevano che se lo avessero ucciso, Lazzaro avrebbe testimoniato del suo grande potere. Le persone accorrevano per vedere colui che era stato risuscitato dai morti e allora i capi decisero di uccidere anche Lazzaro e spegnere così tutto quell'entusiasmo.PSCR 157.4

    Cercarono di concentrare l'attenzione del popolo sulle tradizioni e sulle dottrine umane, sulla decima della menta e del cumino, ed esercitare nuovamente il loro influsso sul popolo. Si accordarono per catturare Gesù in un momento in cui fosse stato solo; infatti, se avessero tentato di prenderlo in mezzo alla folla, mentre la gente si entusiasmava per i suoi discorsi, sarebbero stati lapidati.PSCR 158.1

    Giuda sapeva che i capi sacerdoti e gli anziani avevano progettato di catturare Gesù, e si offrì di tradirlo per poche monete d'argento. Il suo amore per il denaro lo portò ad accettare di tradire il Signore per consegnarlo nelle mani dei suoi peggiori nemici.PSCR 158.2

    Satana stava lavorando direttamente tramite Giuda, e nello scenario toccante dell'ultima Cena, il traditore aveva già deciso di abbandonare il suo Maestro. Gesù disse con tristezza ai suoi discepoli che quella notte si sarebbero sentiti a disagio per causa sua, ma Pietro affermò con veemenza che se anche tutti gli altri si fossero vergognati, a lui non sarebbe successo. Gesù disse a Pietro: “...Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli”. Luca 22:31, 32.PSCR 158.3

    Mi fu mostrato Gesù mentre era nel giardino con i suoi discepoli. Profondamente rattristato disse loro di vegliare e pregare per timore che fossero tentati. Sapeva che la loro fede sarebbe stata messa alla prova, che le loro aspettative sarebbero state deluse e avrebbero avuto bisogno di quella forza che si ottiene vegliando e pregando con fervore. Piangendo e gridando Gesù implorava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta”. Il Figlio di Dio pregò in uno stato di profonda angoscia. Grosse gocce di sangue cadevano dalla sua fronte per terra.PSCR 158.4

    Gli angeli assistevano alla scena ma solo uno di loro ebbe il compito di andare e confortare il Figlio di Dio nella sua agonia. Non c'era più gioia in cielo; gli angeli si tolsero le corone, si allontanarono dalle arpe, seguirono in silenzio e con profondo interesse quei momenti d'angoscia assoluta. Avrebbero desiderato circondare il Figlio di Dio, ma i loro capi non lo permisero per paura che lo liberassero: il piano della salvezza era stato ben delineato e doveva essere compiuto.PSCR 158.5

    Dopo che Gesù ebbe pregato tornò dai suoi discepoli, ma essi stavano dormendo. In quel terribile momento non ebbe la possibilità di contare né sulla loro simpatia né sulle loro preghiere. Pietro, che un momento prima era stato così zelante, dormiva profondamente. Gesù ricordandogli le sue affermazioni gli disse: “. Così, non siete stati capaci di vegliare con me un'ora sola?” Matteo 26:40.PSCR 158.6

    Tre volte il Figlio di Dio pregò durante la sua agonia. Poi arrivò Giuda, con il suo gruppo di uomini armati. Si avvicinò al Maestro, come al solito, per salutarlo. Il gruppo circondò Gesù, ma egli manifestò la sua potenza divina dicendo: “Chi cercate?... Io sono”. Quegli uomini caddero a terra. Gesù fece questa domanda perché potessero rendersi conto della sua potenza e avere la prova che avrebbe potuto liberarsi se solo lo avesse voluto.PSCR 159.1

    I discepoli cominciarono a sperare quando videro quelle persone armate di spade e bastoni cadere così bruscamente. Mentre si alzavano e circondavano nuovamente il Figlio di Dio, Pietro tirò fuori la spada e colpì un servo del sommo sacerdote, tagliandogli un orecchio. Gesù gli ordinò di mettere via la spada dicendo: “Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in quest'istante più di dodici legioni d'angeli?” Versetto 53.PSCR 159.2

    Vidi che quando Gesù disse queste parole i volti degli angeli si animarono di speranza; essi erano pronti a circondare il loro Capo e a disperdere quella folla eccitata, ma si rattristarono quando Gesù aggiunse: “Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?” Versetto 54. I cuori dei discepoli furono sopraffatti dalla disperazione e dalla delusione mentre Gesù lasciava che i suoi nemici lo portassero via.PSCR 159.3

    I discepoli, temendo per la loro vita, fuggirono. Gesù fu lasciato solo, nelle mani di una folla assassina. Quale trionfo per Satana in quel momento! E quanta tristezza e dolore per gli angeli di Dio! Molti gruppi di angeli, ognuno guidato da un capo potente, furono inviati ad assistere alla scena. Dovevano registrare ogni insulto, ogni crudeltà inflitta al Figlio di Dio e anche ogni angoscia che Gesù avrebbe provato, perché proprio i protagonisti di questa terribile scena un giorno l'avrebbero rivista.PSCR 159.4

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