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Consigli sull’ economato cristiano

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    Capitolo 4: I principi antitetici di Cristo e Satana

    Gli esseri umani appartengono ad una grande famiglia: la famiglia di Dio. Il Creatore stabilì che si rispettassero e si amassero reciprocamente, manifestando costantemente un interesse sincero e altruistico per il benessere degli uni e degli altri. Satana, invece, ha sempre mirato a istigare gli uomini a soddisfare il proprio interesse. Cadendo sotto il suo influsso hanno sviluppato una forma di egoismo che ha riempito il mondo di sofferenze e di conflitti, mettendo gli uomini gli uni contro gli altri.CEC 19.1

    L’egoismo è l’essenza della perversione e da quando gli uomini sono caduti nella sua trappola si è manifestata una sempre maggiore opposizione nei confronti di Dio. Nazioni, famiglie, individui sono animati da un egocentrismo esasperato. L’uomo aspira ad esercitare il proprio dominio sugli altri. Separandosi da Dio e dai suoi simili segue le proprie inclinazioni sfrenate ed agisce come se il bene degli altri dipendesse dalla loro sottomissione alla propria autorità suprema.CEC 19.2

    L’egoismo ha introdotto la discordia nella chiesa, diffondendo le ambizioni profane. (...) L’egoismo distrugge nell’uomo il desideriodi somigliare a Cristo e lo spinge all’orgoglio e all’ambizione. Tutto ciò implica un progressivo allontanamento dal desiderio di giustizia. Cristo dice: “Voi dunque siate perfetti come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli”. Matteo 5:48. Ma l’egoismo è insensibile alla perfezione che Dio richiede. (...)CEC 19.3

    Cristo venne nel mondo per rivelare l’amore di Dio. I suoi discepoli sono invitati a proseguire l’opera da lui iniziata. Impegnamoci ad aiutarci e a incoraggiarci a vicenda. Cercando il bene degli altri possiamo trovare la felicità. L’uomo non agisce contro se stesso quando ama Dio e il prossimo. Più il suo spirito è altruista, più si sentirà felice di realizzare il piano che Dio ha per lui. Grazie a lui si respirerà l’aria del cielo e ciò lo riempirà di gioia. Per lui la vita costituisce un impegno sacro e prezioso perché Dio gliel’ha donata per consacrarla agli altri. — The Review and Herald, 25 giugno 1908.CEC 19.4

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