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Consigli sull’ economato cristiano

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    Capitolo 60: Il peccato di Anania e Saffira

    Lo Spirito Santo aveva ispirato il cuore di Anania e di sua moglie a offrire i loro beni a Dio, come avevano fatto altri fratelli. Ma dopo aver fatto questo voto, ci ripensarono e presero la decisione di non rispettarlo. Pur volendo dimostrare di offrire tutta la somma che avevano percepito, ne trattennero una parte per loro. Essi frodarono Dio, mentirono allo Spirito Santo e il loro peccato fu punito da una sentenza severa e istantanea. Perdettero non soltanto questa vita, ma anche quella eterna.CEC 222.4

    Il Signore considerò che questa chiara manifestazione della sua giustizia fosse necessaria per impedire ad altri di commettere lo stesso errore. Essa provava che gli uomini non possono ingannare Dio e che Egli scopre il peccato nascosto nel fondo del cuore e quindi non ci si può beffare di lui. Essa doveva costituire un avvertimento per la chiesa nascente per esortarla a riflettere sulle sue motivazioni, a non cedere all’egoismo, alla vanità e alla tentazione di ingannare Dio.CEC 223.1

    Nel caso di Anania il peccato di frode nei confronti di Dio fu rapidamente scoperto e punito. Questo esempio del giudizio di Dio doveva servire alle future generazioni come campanello d’allarme. Lo stesso peccato si rinnovò frequentemente nella storia della chiesa e ancora oggi è commesso da molti; ma anche se la disapprovazione di Dio non si manifesta nei loro confronti in modo visibile, questo peccato non è meno odioso ai suoi occhi di quanto non lo fosse al tempo degli apostoli. L’avvertimento è stato dato, Dio ha chiaramente manifestato la sua disapprovazione e tutti coloro che agiscono in questo modo annienteranno il loro spirito. (...)CEC 223.2

    Soltanto quando i principi cristiani sono debitamente accettati, la coscienza è sensibile al dovere e lo Spirito di Dio agisce sul cuore e sul carattere, l’egoismo è vinto e lo spirito di Cristo si concretizza praticamente. Lo Spirito Santo, esercitando la sua azione, estirpa ogni tendenza all’avidità e all’inganno. (...)CEC 223.3

    In certe occasioni il Signore è intervenuto in modo chiaro nei confronti di uomini egoisti e motivati dalle loro passioni. Il loro spirito è stato illuminato dallo Spirito di Dio, il loro cuore reso più sensibile e mite. Influenzati dalla profonda misericordia di Dio e dal suo amore hanno compreso che devono promuovere lo sviluppo della sua opera e istaurare il suo regno. (...) Essi hanno provato il desiderio di far parte del regno di Dio e hanno promesso solennemente di consacrare i loro beni ai diversi settori dell’opera di Dio. Questo voto non veniva espresso a un uomo ma a Dio, in presenza dei suoi angeli, che aveva agito sul cuore di queste persone avide ed egoiste. Nel momento della promessa avevano provato la sensazione di essere benedetti; ma con quale rapidità i loro sentimenti sono cambiati. Affievolendosi l’influsso dello Spirito Santo, rientrando alla realtà quotidiana, la mente e il cuore erano nuovamente assorbiti dalle preoccupazioni terrene e diventava molto difficile per loro mantenere l’impegno della propria consacrazione e di quella dei loro beni al Signore. Satana cerca di convincerli con le sue tentazioni: “Siete stati sciocchi a impegnarvi a dare questo denaro; ne avete bisogno per utilizzarlo nei vostri affari e subirete una perdita se adempirete questo voto”.CEC 223.4

    A questo punto si tirano indietro, mormorano, criticano il messaggio del Signore e i suoi messaggeri. Mentono dicendo che avevano fatto questa promessa in uno stato di eccitazione e che non hanno completamente capito di cosa si trattasse e la questione, presentata in maniera non obiettiva, aveva toccato le corde dei loro sentimenti e li aveva spinti a fare questa promessa. Insinuano che la preziosa benedizione ricevuta sia stata la conseguenza di un inganno del pastore per procurarsi del denaro. Essi hanno cambiato idea e non si sentono più impegnati ad adempiere i loro obblighi nei confronti del Signore. Si tratta di un terribile tentativo di ingannare Dio e si cercano scuse inconsistenti per resistere allo Spirito Santo e rinnegarlo. Alcuni pretendono di trovarsi in difficoltà; dicono di aver bisogno del loro denaro: per quale motivo? Per investirlo in case e terreni o in una qualsiasi speculazione. Dal momento che l’impegno è stato preso con finalità religiose pensano che non abbia forza di legge e il loro amore per il denaro è così forte che si autoconvincono e si prendono la libertà di ingannare Dio. Si potrebbe dire a molti di loro: “Non avete trattato così male nessun vostro amico”.CEC 224.1

    Il numero di coloro che commettono il peccato di Anania e Saffira è in costante aumento. Quando disprezzano le promesse fatte, ispirati dallo Spirito Santo, gli uomini non mentono ai loro simili ma a Dio. Siccome la sentenza nei confronti di un’azione sbagliata non viene eseguita immediatamente, come accadde ad Anania e Saffira, i cuori degli uomini sono completamente orientati verso il male e a contrastare l’azione dello Spirito di Dio. Come affronteranno il giudizio? Osate immaginare una risposta a questa domanda? Come vi comporterete in occasione delle scene descritte nell’Apocalisse? “Poi vidi un gran trono bianco e Colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono terra e cielo; e non fu più trovato posto per loro. E vidi i morti grandi e piccoli che stavano davanti al trono... e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro”. Apocalisse 20:11, 12. — The Review and Herald, 23 maggio 1893.CEC 224.2

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