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Consigli sull’ economato cristiano

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    Si possono apprezzare le ricchezze ma non accumularle

    Colui che ricerca le ricchezze eterne si impegnerà per ottenerle con fervore e perseveranza e con un’intensità proporzionata all’importanza dell’obiettivo perseguito. L’uomo comune lavora per acquisire ricchezze terrene e temporanee. Accumula tesori facendo proprio ciò che Gesù gli ha ordinato di non fare.CEC 112.1

    Il cristiano sincero apprezza l’avvertimento di Gesù e adempie quindi la sua parola, facendosi un tesoro in cielo come il Redentore del mondo gli ha indicato di fare. Egli reputa che la felicità eterna valga una vita consacrata, ricca di sforzi perseveranti e infaticabili. Non si impegna in una direzione sbagliata. Concentra i suoi interessi sulle cose celesti, dove Cristo è seduto alla destra del Padre. Trasformata dalla grazia la sua vita è nascosta con Cristo in Dio.CEC 112.2

    Non ha perso la sua capacità di guadagnare denaro, ma impiega tutte le sue energie a ricercare le conoscenze spirituali: in questo modo tutti i talenti che gli sono stati affidati sono apprezzati come doni di Dio che devono essere impiegati alla sua gloria. Egli non accumula ricchezze, ma le apprezza nella misura in cui esse sono utili per la proclamazione della verità, per lavorare come Cristo, quando era su questa terra, per il bene dell’umanità. Impiegherà le sue forze per questo scopo, non per orgoglio o autocompiacimento, ma per impegnare ognuno dei talenti che gli sono stati affidati, per servire Dio nel modo migliore. Possiamo dire che è zelante e non pigro, che è fervente e serve il Signore. Cfr. Romani 12:11. Dio non condanna la prudenza e l’accortezza nella gestione degli affari terreni, ma la cura febbrile, l’ansia esasperata accordata a queste cose sono in contraddizione con la sua volontà. — The Review and Herald, 1 marzo 1887.CEC 112.3

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