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Sulle orme del gran medico

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    L’uso del tabacco

    Il tabacco è un veleno dagli effetti lenti e insidiosi ed è fra i più dannosi. In qualsiasi forma debilita l’organismo. È pericoloso perché i suoi effetti sono lenti e quasi impercettibili. Prima eccita il sistema nervoso e poi lo paralizza, indebolendo e offuscando il cervello. Spesso ha sui nervi un influsso più sottile delle bevande alcoliche ed è più difficile eliminare gli effetti che ha sull’organismo. Stimola l’uso di bevande forti e prepara la strada alla dipendenza dagli alcolici.OGM 175.1

    L’uso del tabacco non è opportuno, e inoltre è costoso e degradante per chi lo usa e fastidioso per gli altri. I fumatori sono ovunque, è raro incontrare un gruppo di persone senza avere l’occasione di sentire l’alito pesante di chi ha questo vizio. È spiacevole e malsano restare in uno scompartimento di treno o in un stanza in cui l’atmosfera sia impregnata di fumo o di esalazioni dell’alcol. Anche se la gente continua a usare queste sostanze tossiche non ha diritto di contaminare l’aria che altri respirano.OGM 175.2

    L’uso del tabacco ha terribili conseguenze negative su bambini e giovani. Le abitudini malsane delle generazioni passate ricadono sulle nuove generazioni. I figli ereditano dai genitori limiti mentali, debolezze fisiche, squilibri nervosi e istinti innaturali. Le stesse abitudini, coltivate dai figli, sviluppano e perpetuano questi effetti negativi. Questa è la causa dell’allarmante deterioramento fisico, mentale e morale.OGM 175.3

    I ragazzi iniziano a fumare molto presto. Questa abitudine, che si è instaurata quando il corpo e la mente erano particolarmente sensibili agli effetti del tabacco, mina le forze, indebolisce il corpo, abbruttisce e crea dipendenza.OGM 175.4

    Come si può riuscire a far comprendere ai bambini e ai giovani che questa abitudine è sbagliata quando genitori, insegnanti e pastori offrono loro un cattivo esempio? Non è raro vedere ragazzi appena usciti dall’infanzia con una sigaretta in bocca. Se qualcuno li rimprovera rispondono: “Mio padre fuma” e indicando il maestro o l’animatore del gruppo di studio della chiesa precisa: “Se loro fumano che male c’è se lo faccio anch’io”. Anche molti di coloro che operano in favore della temperanza fanno uso di tabacco. Come possono trovare le forze per fermare il dilagare dell’intemperanza?OGM 175.5

    Pensando a tutti coloro che sostengono di credere e ubbidire alla Parola di Dio mi chiedo come possano coltivare un’abitudine che paralizza il cervello e impedisce di valutare in modo equilibrato le realtà eterne; come possano sottrarsi quotidianamente alla responsabilità del servizio dovuto a Dio e al prossimo non offrendo un buon esempio.OGM 175.6

    Avete preso in considerazione le vostre responsabilità come amministratori di Dio per tutto ciò che vi è stato affidato? Quanto denaro spendete per il tabacco? Calcolate tutto ciò che avete speso nella vostra vita: quale proporzione c’è fra quello che avete investito in questo vizio degradante e quello che avete utilizzato per aiutare i poveri e diffondere il messaggio del Vangelo?OGM 176.1

    Il tabacco non è indispensabile per nessun essere umano, ma milioni di persone muoiono perché hanno sprecato i mezzi che avevano a disposizione. Non vi siete appropriati indebitamente dei beni del Signore? Non avete derubato Dio e i vostri simili? “Non sapete che... non appartiene a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo”. 1 Corinzi 6:19, 20.OGM 176.2

    “Il vino è schernitore, la bevanda alcolica è turbolenta, chiunque se ne lascia sopraffare non è saggio”. Proverbi 20:1.OGM 176.3

    “Per chi sono gli ahi? Per chi gli ahimè? Per chi le liti? Per chi i lamenti? Per chi le ferite senza ragione? Per chi gli occhi rossi? Per chi s’indugia a lungo presso il vino, per quei che vanno a gustare il vino tagliato. Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel bicchiere e va giù così facilmente! Alla fine, esso morde come un serpente e punge come una vipera”. Proverbi 23:29-32. Nessuno ha mai descritto più chiaramente il quadro della schiavitù in cui cade chi fa uso di bevande alcoliche. Soggiogato e indebolito, nonostante si renda conto del suo stato, non ha la forza di liberarsi e dice: “...Tornerò a cercarne ancora!” Proverbi 23:35.OGM 176.4

    Non c’è bisogno di prove per dimostrare i cattivi effetti dei liquori sugli alcolizzati. Ovunque si possono incontrare questi rifiuti umani, abbruttiti e insensibili, uomini per i quali il Cristo è morto e gli angeli piangono. Essi rappresentano una vergogna per la nostra società, una maledizione e un pericolo per ogni paese. Chi può descrivere l’angoscia e la disperazione che regnano nelle famiglie degli alcolizzati? Immaginate la moglie, spesso una donna ben educata, sensibile, istruita e raffinata unita a un uomo che la dipendenza dall’alcol ha trasformato in un demone, in un bruto. Pensate ai figli privati delle gioie della famiglia, dell’educazione, che vivono nella paura di colui che avrebbe dovuto essere per loro motivo di orgoglio e protezione, e invece si ritrovano nella società marchiati dalla vergogna e spesso da tare ereditarie.OGM 176.5

    Pensate ai terribili incidenti che succedono ogni giorno a causa dell’alcol: un conducente di treni che trascura un segnale o interpreta male un avvertimento. Il treno parte, si verifica uno scontro e ci sono molte vittime. Oppure un piroscafo fa naufragio e i passeggeri e l’equipaggio trovano la morte nelle acque. Quando vengono fatte delle inchieste spesso si scopre che qualcuno in un posto di responsabilità era sotto l’effetto dell’alcol. Con quale coraggio si possono affidare le vite umane a chi abusa di bevande alcoliche? Ci si può fidare solo di chi se ne astiene completamente.OGM 176.6

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