Capitolo 33: L’assicurazione sulla vita
Mi fu rivelato che gli Avventisti del 7° giorno non devono contrarre assicurazioni sulla vita. Questo è un legame con la società che Dio non approva. Coloro che si impegnano in questa trattativa si legano al mondo, mentre l’Eterno invita il suo popolo a uscirne e a separarsene. L’angelo disse: “Il Cristo vi ha comprati con il sacrificio della sua vita. “E non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Poiché foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo”. 1 Corinzi 6:19, 20. “Poiché voi moriste, e la vita vostra è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria””. Colossesi 3:3, 4. Ecco l’unica assicurazione sulla vita che riscuote l’approvazione del cielo!TT1 125.1
L’assicurazione sulla vita è una consuetudine della nostra società che induce quei fratelli che vi si adeguano ad allontanarsi dalla semplicità e dalla purezza del Vangelo. Ne consegue un indebolimento della fede e un affievolimento della spiritualità. Disse l’angelo: “Ma voi siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato, affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua maravigliosa luce”. 1 Pietro 2:9. In quanto popolo apparteniamo in modo speciale al Signore. Il Cristo ci ha comprati e potenti angeli ci circondano. Neppure un passero cade senza che il nostro Padre celeste lo sappia. Perfino i capelli del nostro capo sono contati. Dio si preoccupa in modo particolare del suo popolo, che dovrebbe avere sempre fiducia nelle sue benedizioni e quindi non impegnarsi con un contratto simile.TT1 125.2
Dio desidera che conserviamo le nostre prerogative, soprattutto per quanto riguarda la semplicità e la santità. Coloro che sottoscrivono un’assicurazione sulla vita vi investono del denaro che appartiene a Dio e che egli ci ha affidato per utilizzarlo per lo sviluppo della sua opera. Pochi trarranno vantaggio da un’assicurazione sulla vita e del resto, senza la benedizione di Dio, anche questi pochi ne avranno più un danno che un beneficio. Coloro che Dio ha scelto come suoi amministratori non hanno il diritto di affidare al nemico beni che egli ha affidato loro perché li utilizzino per la sua opera.TT1 125.3
Satana cerca costantemente di distoglierci dall’importante impegno di prepararci per gli eventi che dovremo ben presto affrontare. Egli è un impostore e un abile adescatore nel vero senso del termine; dissimula i suoi piani e i suoi inganni sotto un alone simile a quello celeste. Indusse Eva a mangiare il frutto proibito facendole credere che ne avrebbe tratto dei vantaggi. Egli guida i suoi agenti perché presentino invenzioni, brevetti e altre iniziative agli avventisti che vogliono arricchire per tentarli, farli cadere in trappola, vittime dei loro stessi problemi. Satana vigila ed è impegnato attivamente per rendere gli uomini schiavi del male; tramite l’influsso dei suoi seguaci si impegna a trascinare chi professa di credere nella verità perché si unisca a loro. La ricerca del piacere, dell’eccitazione e dei divertimenti sono tutte tentazioni e insidie per il popolo di Dio. Satana utilizza esche efficaci, ma apparentemente innocue, con le quali egli prepara abilmente il terreno per ingannare i figli di Dio. Si tratta di spettacoli, intrattenimenti, conferenze sulla frenologia e una infinità di altre invenzioni che vengono presentate continuamente per indurre il popolo di Dio ad amare le realtà terrene. Con questi legami la fede si indebolisce e il denaro che dovrebbe essere investito nell’opera di Dio passa al nemico. Con questi mezzi Satana vuota abilmente il portafoglio dei figli di Dio che incorrono nella sua disapprovazione.TT1 125.4