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I tesori delle testimionianze 3

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    Con zelo santificato

    Gli agenti santificati dovrebbero possedere uno zelo santificato del tutto sottomesso al suo controllo. Tempi difficili sopraggiungeranno e ostacoleranno il nostro quieto vivere. La tribolazione che sopraggiungerà sarà di natura tale da condurre a Dio soltanto quanti intendono appartenergli completamente. Fino a quando non saremo passati nella fornace del’afflizione, non conosceremo noi stessi, non potremo misurare il carattere degli altri e condannare chi non ha ricevuto ancora il messaggio del terzo angelo.TT3 28.4

    Se vogliamo che gli uomini siano convinti che la verità nella quale crediamo ha la virtù di trasformare il carattere, asteniamoci dal’attaccarli continuamente, con veementi accuse. In questo modo li spingeremo alla conclusione che la dottrina da noi professata non è cristiana in quanto non ci rende né gentili, né cortesi, né rispettosi. Il cristianesimo non si esprime con accuse e violente condanne.TT3 28.5

    Un buon numero fra noi rischia di esercitare sugli altri un ’azione dominatrice e di opprimerli. C’è il pericolo che coloro ai quali sono state affidate delle responsabilità riconoscano come unico diritto la propria volontà non santificata. Alcuni hanno usato tale potenza senza scrupoli e causato la sconfitta di quanti lavorano per il Signore. Uno dei più grandi mali del mondo (e lo si vede sia nella chiesa, sia un po’ dappertutto in seno alla società) è la sete di supremazia. Gli uomini sono presi dalla smania del potere e della popolarità. Questo spirito si è manifestato nelle file degli Avventisti del settimo giorno, con nostro dolore e vergogna. Ma il successo spirituale arride solo a quelli che hanno imparato la mansuetudine e l’umiltà alla scuola di Cristo.TT3 28.6

    Non dimentichiamo che il mondo ci giudica da quello che mostriamo di essere. Coloro che cercano di rappresentare Gesù si guardino dal manifestare dei lati di carattere incompatibili con la loro professione di fede. Prima di ogni cosa assicuriamoci che lo Spirito sia stato riversato su di noi dal’alto. Se è così, daremo un messaggio deciso, e tutti coloro che credono avranno più a cuore la salvezza dei nostri oppositori. Lasciamo a Dio la cura di condannare le autorità e i governi. Con mansuetudine e amore, come fedeli sentinelle, difendiamo i principi della verità che è in Cristo.TT3 28.7

    La mansuetudine è una grazia preziosa che consente di soffrire in silenzio e di sopportare le prove. Essa è paziente e contribuisce alla felicità in ogni circostanza. La mansuetudine è sempre riconoscente e si esprime con canti di allegrezza; essa è una musica per il cuore di Dio. Sopporta le delusioni, i torti e non si vendica. La mansuetudine non è fatta per starsene muta e scontrosa. Un temperamento sgarbato è l’opposto della mansuetudine, perché non solo ferisce e addolora gli altri, ma non reca piacere neppure a se stesso. — Testimonies for the Church 3:335 (1873).TT3 29.1

    Ho visto che è nostro dovere ubbidire alle leggi del proprio paese in ogni circostanza, a meno che esse non siano in contrasto con quella superiore di Dio, proclamata dal’alto del Sinai e scolpita sulla pietra dal suo stesso dito. “Io metterò la mia legge nella loro mente, la scriverò nel loro cuore e sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo”. Colui che ha la sua legge scritta nel cuore ubbidirà a Dio anziché agli uomini e sarà pronto a disubbidire a tutti gli uomini piuttosto che deviare, sia pure minimamente, dal comandamento del’Eterno. Il popolo di Dio, istruito nella verità e spinto da una buona coscienza a ubbidire a ogni parola del Signore, considererà la sua legge, scritta nel cuore, come l’unica autorità riconosciuta. La saggezza e l’autorità della legge divina sono senza pari. — Testimonies for the Church 1:361 (1863).TT3 29.2

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