Relazione fra dieta e sedute di comitato
Prima che i nostri fratelli si riuniscano in comitato, ognuno di essi dovrebbe presentarsi davanti a Dio per esaminare con cura il proprio cuore e le proprie intenzioni. Pregate Dio perché vi riveli i motivi di certe vostre prese di posizione affinché possiate astenervi dal criticare o condannare le proposte fatte.TT3 123.3
Seduti a una tavola riccamente imbandita, spesso gli uomini mangiano più di quanto possano facilmente digerire. Lo stomaco sovraccarico non può funzionare regolarmente; da tale abitudine deriva una sonnolenza fastidiosa che impedisce al cervello di cogliere rapidamente una visione globale del caso in questione. Il disturbo è provocato anche da una cattiva combinazione di cibi che determina la loro fermentazione; il sangue, allora, si contamina e il cervello non riesce più a svolgere bene le sue funzioni.TT3 123.4
La tentazione di mangiar troppo o di prendere troppa varietà di cibi a un pasto, spesso provoca la dispepsia. Ne deriva un serio danno per i delicati organi del’apparato digerente. Invano lo stomaco reclama e chiede al cervello di stabilire il rapporto fra causa ed effetto. L’eccessiva quantità di cibo ingerito o l’errata combinazione degli alimenti compie la sua opera nociva. Inutilmente delle sensazioni sgradevoli danno il loro avvertimento, ormai la sofferenza e la morte incombono.TT3 123.5
Qualcuno si chiederà che relazione ha tutto ciò con le sedute di comitato. Nessuno può negare il fatto che l’effetto di una alimentazione errata inciderà sullo svolgimento del comitato. Questa nostra convinzione deriva dal fatto che il cervello è condizionato dallo stato dello stomaco. Uno stomaco in disordine provoca una condizione mentale incerta e confusa. Uno stomaco in disordine provoca una carenza delle funzioni cerebrali. Tale carenza porterà a un irrigidimento delle loro opinioni nel’ambito del comitato. Le opinioni errate di queste persone sono follia per Dio.TT3 124.1
Io penso che queste abitudini siano la causa della situazione che si verifica in molte riunioni di comitato, dove i punti che richiedono uno studio accurato ricevono scarsa considerazione e dove delle decisioni della massima importanza vengono prese con troppa fretta. Spesso, quando ci sarebbe dovuta essere unanimità di consensi, degli atteggiamenti del tutto negativi hanno totalmente cambiato l’atmosfera della seduta. Tale situazione mi è stata ripetutamente presentata.TT3 124.2
Io vi riferisco tutto ciò, perché ho ricevuto l’incarico di rivolgermi ai fratelli impegnati nel ministero. Se sarete intemperanti nella vostra alimentazione, voi diventerete incapaci di vedere con chiarezza la differenza tra il fuoco sacro e quello comune. Con questa intemperanza manifesterete la vostra indifferenza per gli avvertimenti che Dio vi rivolge. Ecco quello che vi dice: “Chi è tra voi che teme l’Eterno, che ascolti la voce del servo di Lui? Benché cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome del’Eterno e si appoggi al suo Dio. Ecco, voi tutti che accendete un fuoco, che vi cingete di tizzoni, andatevene nelle fiamme del vostro fuoco e fra i tizzoni che avete accesi”. Isaia 50:10, 11.TT3 124.3
Non vogliamo accostarci al Signore, perché Egli ci sottragga da ogni intemperanza nel mangiare e nel bere e da ogni passione profana e sensuale, da ogni forma di empietà? Non vogliamo umiliarci dinanzi a Dio, abbandonando tutto ciò che possa corrompere la carne e lo spirito, affinché nel suo timore noi possiamo giungere alla perfetta santità di carattere?TT3 124.4