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La chiesa del rimanente

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    Le accuse di Satana

    L’opera di Satana, accusatore del popolo di Dio, fu presentata al profeta. Ecco questo quadro. “E mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava in pie davanti all’angelo dell’Eterno, e Satana che gli stava alla destra per accusarlo”. Gesù è il nostro Sommo Sacerdote che siede nei cieli. Cosa fa Egli? Egli intercede per coloro che credono in Lui. Mediante la sua giustizia che viene loro imputata, essi vengono accettati da Dio, nella misura in cui sono stati fedeli ed hanno osservato i suoi comandamenti. Satana, pieno di odio, manifesta verso di essi lo spirito che ha manifestato verso Cristo ai giorni della sua vita terrena. Quando Gesù fu condotto davanti a Pilato, il procuratore romano voleva liberarLo, e si augurava che il popolo risparmiasse il supplizio. Presentando al popolo Gesù e il criminale Barabba, disse loro: “Qual dei due volete che vi liberi? E quelli dissero: Barabba. E Pilato a loro: Che farò dunque di Gesù detto Cristo? Tutti risposero: Sia crocifisso”. Matteo 27:21-23.CR 28.2

    Era Satana che aveva ispirato al popolo questo odio, e che, quando si chiese a quest’ultimo cosa preferiva, Gesù o l’assassino, gli fece scegliere l’assassino. Ingannato dai capi il popolo preferì al Salvatore un ladro e un brigante. Non dimentichiamo che noi siamo ancora in un mondo che ha rigettato e crocifisso il Figlio di Dio, e sul quale pesa ancora la responsabilità di avere preferito il ladrone Barabba all’Agnello di Dio senza difetto e senza macchia. A meno che noi non ci pentiamo personalmente della trasgressione della legge, e non abbiamo fede nel nostro Signore Gesù Cristo, che il mondo ha rigettato, subiremo la condanna che cadrà su coloro che hanno scelto Barabba al posto del Salvatore. Il mondo intero è oggi incolpato di aver deliberatamente rigettato e messo a morte il Figlio di Dio. La Parola dichiara che i Giudei e i pagani, i re e i governatori, i ministri, i sacerdoti e il popolo, tutte le classi e tutte le sette che manifestano lo stesso spirito di invidia, di odio, di pregiudizio e di incredulità manifestato da coloro che hanno chiesto la morte del Figlio di Dio, farebbero esattamente, se ne avessero l’occasione, quello che i Giudei hanno fatto. Essi hanno lo stesso spirito di coloro che hanno domandato la morte del Figlio di Dio.CR 29.1

    Nella scena rappresentante l’opera di Cristo in nostro favore e l’accusa formale che Satana rivolge a noi, Giosuè rappresenta il Sommo Sacerdote che intercede per gli osservatori dei comandamenti di Dio. Nello stesso tempo Satana dipinge i figli di Dio come dei grandi peccatori, presenta al Signore tutti i falli che egli li ha indotti a commettere, e ne conclude che a motivo delle loro trasgressioni essi devono essergli dati perché li distrugga. Egli pretende che non devono essere protetti contro i suoi agenti. Egli è furioso di non poter legare i figli di Dio in uno stesso fascio col mondo perché eseguano la sua volontà. Re, capi e governatori hanno preso il marchio dell’anticristo e sono rappresentati dal dragone che va a fare la guerra ai santi, a coloro che osservano i comandamenti di Dio ed hanno la fede di Gesù. Nella loro inimicizia contro il popolo di Dio, essi si mostrano colpevoli di aver scelto Barabba al posto di Cristo.CR 29.2

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