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I tesori delle testimionianze 2

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    Un ministero meglio istruito

    Noi vediamo la necessità di incoraggiare idee più elevate in materia di cultura e per conseguenza di assumere nel ministero uomini meglio preparati. Quanti non conseguono il giusto tipo di cultura prima di essere assunti nell’opera di Dio, non sono idonei a ricevere il sacro incarico e ad attuare l’opera della riforma. Tuttavia, tutti dovrebbero continuare a coltivare la propria formazione culturale anche dopo che hanno cominciato a lavorare nella causa. Essi debbono avere la Parola di Dio dimorante in loro stessi. Abbiamo bisogno, nei nostri operai, di maggiore cultura, di maggiore raffinatezza e nobiltà d’animo. Simile progresso rivelerebbe i suoi effetti nell’eternità.TT2 156.2

    “Padri, vi scrivo perché avete conosciuto Colui che è dal principio. Giovani, vi scrivo perché siete forti e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno”. 1 Giovanni 2:13, 14. Qui l’apostolo collega l’esperienza dei padri con quella dei giovani; similmente c’è un nesso logico fra i discepoli anziani in questa causa e i più giovani che non hanno un’esperienza che risalga agli inizi di questo messaggio. Quelli che erano giovani quando sorse l’opera, vorranno essere istruiti dai pionieri. Questi insegnanti debbono rendersi conto che non c’è da fare molta fatica per abilitare degli uomini al sacro incarico, mentre i portabandiera sanno tuttora tenere ben alto il vessillo. Pertanto, quelli che per molto tempo hanno combattuto possono riportare ancora delle vittorie. Essi sono così al corrente delle astuzie di Satana da non venire facilmente smossi dagli antichi sentieri; essi ricordano i giorni passati e conoscono Colui che è fin dal principio. Possono essere ancora portatori di luce, fedeli testimoni di Dio, epistole viventi conosciute e lette da tutti gli uomini.TT2 156.3

    Ringraziamo Iddio che un piccolo numero sia rimasto, come l’apostolo Giovanni, per narrare l’esperienza fatta all’inizio di questo messaggio e dire come fu ricevuto quello che noi oggi serbiamo così caramente. Però uno dopo l’altro essi cadono al loro posto di lavoro ed è perciò pura saggezza provvedere e preparare altri che possano riprendere l’opera là dove essi l’hanno lasciata.TT2 156.4

    Bisogna fare di tutto per rendere i giovani idonei per l’opera. Essi debbono portarsi in prima linea e accollarsi pesi e responsabilità. Quelli che oggi sono giovani, domani saranno uomini vigorosi, capaci di elaborare piani e di dare consigli. La Parola di Dio, dimorando in loro, li renderà puri e li colmerà di fede, di speranza, di coraggio e di devozione. L’opera è notevolmente ritardata dal fatto che certe responsabilità sono portate da uomini non adatti per esse. Questo grande bisogno dovrà ancora aumentare? Queste grosse responsabilità passeranno dalle mani di vecchi operai esperti in quelle di persone non idonee a riceverle? Noi non stiamo forse trascurando il compito importantissimo di istruire e formare i nostri giovani perché occupino posti di fiducia?TT2 157.1

    Che gli operai siano colti, sì, ma che siano allo stesso tempo docili e umili di spirito. Innalziamo l’opera al suo più alto livello possibile di efficienza, tenendo sempre presente che se noi facciamo la nostra parte, Dio farà la sua.TT2 157.2

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