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I tesori delle testimionianze 2

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    Riflettere sull’amore e sulla potenza di Dio

    Molti fissano il loro sguardo sulla terribile malvagità che li circonda, sull’apostasia e sulla debolezza che notano ovunque; ne parlano tanto che l’animo loro si riempie di dubbio e di tristezza. Essi riflettono soprattutto sull’astuta opera del grande ingannatore e si soffermano sugli aspetti deprimenti della propria esperienza, mentre sembrano perdere di vista la potenza del Padre celeste e il suo amore senza pari. Tutto ciò va esattamente secondo i piani di Satana. E’ uno sbaglio immaginarci il nemico di ogni giustizia rivestito di una forza così grande e soffermarci così poco sull’amore di Dio e sul suo potere. Noi dobbiamo parlare della potenza di Cristo. E’ vero che non abbiamo il vigore necessario per sottrarci alla stretta satanica; però Dio ha indicato qual è la via di uscita. Il Figliuolo dell’Altissimo ha la forza di combattere la battaglia per noi, e “per mezzo di colui che ci ama” noi possiamo uscirne “più che vincitori”.TT2 224.2

    Noi non attingeremo nessuna forza spirituale nel pensare continuamente alla nostra fragilità e alle nostre infedeltà, o nel lamentarci del potere di Satana. Si deve stabilire nella nostra mente e nel nostro cuore come principio attivo questa grande verità: l’efficacia dell’offerta che è stata fatta in nostro favore; che cioè Dio è sicuramente potente da salvare appieno tutti coloro che ricorrono a lui, adempiendo le condizioni indicate nella sua Parola. L’opera nostra consiste nel mettere la nostra volontà dalla parte di quella di Dio. Allora, in virtù del sangue espiatorio, noi diverremo partecipi della natura divina; attraverso Cristo siamo figliuoli di Dio e abbiamo la certezza che Dio ci ama come ha amato il suo Figliuolo. Siamo uno con Cristo e camminiamo nella via lungo la quale Cristo ci guida. Egli ha il potere di dissipare le ombre oscure proiettate da Satana sul nostro sentiero, e invece dell’oscurità e dello scoramento avremo nei nostri cuori il sole della sua gloria.TT2 224.3

    Bisogna costantemente tonificare la nostra speranza con la consapevolezza che Cristo è la nostra giustizia. La nostra fede deve poggiare su questo fondamento, giacché esso rimarrà sempre saldo. Invece di soffermarci a considerare le tenebre diffuse da Satana e di temere la sua potenza, dovremmo aprire le nostre anime alla luce che si irradia da Cristo e farla risplendere nel mondo, dichiarando che Egli è al di sopra di tutta la potenza satanica e che il sostegno del suo braccio reggerà tutti coloro che confidano in lui.TT2 225.1

    Gesù dichiarò: “Il Padre stesso vi ama”. Se la nostra fede è fissata su Dio per mezzo di Cristo, essa risulterà “quale àncora dell’anima, sicura e ferma, la quale penetra oltre il velo, ove il precursore è entrato per noi”. E’ vero che non mancheranno le delusioni e che dovremo aspettarci la tribolazione, però dobbiamo rimettere ogni cosa nelle mani di Dio, ogni cosa piccola o grande che sia. Egli non resta perplesso a causa delle molteplicità dei nostri motivi di lagnanza, né può essere sopraffatto dal peso dei nostri fardelli. La sua vigile cura si estende a ogni famiglia e raggiunge ogni individuo. Egli si interessa di tutti i nostri affanni e di tutte le nostre pene. Nota ogni lacrima ed è commosso dalla visione delle nostre infermità. Tutte le afflizioni e le prove che capitano quaggiù sono da lui permesse per l’attuazione dei suoi propositi d’amore nei nostri riguardi “affinché noi diventiamo partecipi della sua santità” e perché in tal modo partecipiamo alla piena letizia che si trova alla sua presenza.TT2 225.2

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