Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents

I tesori delle testimionianze 2

 - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Acquisizione di una cultura medica

    Molti, sapendo quanto siano duri i doveri del medico, e quante scarse occasioni egli abbia di essere libero perfino il Sabato, non intendono scegliere quella professione. Ma il grande nemico cerca di demolire del continuo l’opera fatta dalle mani di Dio e così uomini di cultura, dotati intellettualmente, sono chiamati a combattere la sua crudele potenza. C’è bisogno d’un maggior numero di persone idonee che si dedichino alla professione medica. Bisognerebbe fare, perciò, intensi sforzi per indurre elementi qualificati ad abilitarsi per quest’opera. Dovrebbe trattarsi di uomini il cui carattere sia basato sopra i grandi princìpi della Parola divina; uomini dotati di una energia naturale, forti, perseveranti, capaci di pervenire a un alto livello di maestria. Non tutti possono diventare medici di successo. Molti hanno affrontato i doveri connessi con l’arte sanitaria del tutto impreparati. Non hanno i requisiti richiesti: mancano loro la capacità, il tatto, l’accuratezza, l’intelligenza per riuscire.TT2 99.3

    Un medico può svolgere un lavoro migliore se è fisicamente forte. Se è debole, non potrà sopportare la logorante fatica inerente alla sua professione. Un uomo di costituzione gracile, dispeptico, che non ha un perfetto autocontrollo, non può essere idoneo per affrontare ogni specie di malattia. Si dovrebbe fare molta attenzione e non incoraggiare persone che potrebbero rendersi utili in qualche altro posto di minore responsabilità, a studiare medicina. Si eviterebbe perdita di tempo e di denaro, soprattutto quando le possibilità di riuscita sono minime.TT2 100.1

    C’è chi è stato ritenuto portato a diventare medico ed è quindi stato incoraggiato a iscriversi alla Facoltà di medicina. Ma alcuni, che avevano cominciato tali studi come cristiani, hanno finito col non tener più nel suo debito conto la legge di Dio, sacrificando così i princìpi e perdendo la loro unione con Dio. Essi ritenevano che da sé non potevano più osservare il quarto comandamento, né sopportare le burle, la derisione degli ambiziosi, di chi ama il mondo, della gente frivola, degli scettici e degli increduli. Essi non erano preparati ad affrontare questo genere di persecuzione. Aspiravano ad elevarsi sempre più nella società, ma non hanno saputo superare le cupe montagne dell’incredulità, dimostrandosi così indegni di fiducia. Tentazioni di ogni genere si sono loro presentate ed essi non hanno avuto la forza di resistere. Alcuni sono diventati disonesti, abili intriganti e si sono macchiati di gravi peccati.TT2 100.2

    Nella nostra epoca v’è pericolo che chiunque intraprenda gli studi di medicina. Spesso i docenti sono uomini sapienti secondo il mondo e i compagni di studio sono increduli, senza nessun pensiero rivolto a Dio. Lo studente, perciò, rischia di subire l’influsso di queste compagnie irreligiose. Nondimeno, alcuni hanno portato a termine i loro studi, rimanendo fedeli ai princìpi. Essi non studiavano il Sabato, dimostrando così che si può essere idonei ai doveri del medico, senza deludere le aspettative di chi forniva loro i mezzi per istruirsi. Al pari di Daniele, hanno onorato Dio ed Egli li ha protetti. Daniele si propose di non adottare i costumi della corte reale: non avrebbe mangiato le vivande del re, né bevuto il suo vino. Egli contava su Dio per ricevere la forza e la grazia. Dio gli diede sapienza, abilità e conoscenza superiori a quelle dei magi, degli astrologi e degli indovini del regno. “Io onoro quelli che mi onorano!”TT2 100.3

    Il giovane medico ha accesso presso l’Iddio di Daniele. Mediante la grazia e la potenza divina, egli può diventare così efficiente nella sua professione, come Daniele lo era nella sua elevata posizione. Tuttavia, sarebbe uno sbaglio fare della preparazione scientifica la cosa più importante, ponendola al disopra di tutto, ma lasciando da parte e trascurando i princìpi religiosi che sono alla base di una carriera ricca di risultati positivi. Molti, che si fanno beffe dell’idea di avere bisogno di fare assegnamento su Cristo per conseguire saggezza nella loro opera, sono elogiati come uomini esperti nella loro professione. Ma se questi uomini che confidano nelle proprie conoscenze scientifiche fossero illuminati dalla luce del cielo, a quale più alto grado di perfezione potrebbero giungere! Quanto più vigorose sarebbero le loro energie e con quanta maggiore fiducia potrebbero affrontare i casi difficili! Chi è intimamente unito col grande Medico dell’anima e del corpo ha a sua disposizione le risorse del cielo e della terra e può lavorare con un discernimento, una precisione infallibili che l’ateo non può avere.TT2 100.4

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents