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I tesori delle testimionianze 2

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    Spiritualità ed efficienza

    In questi ultimi giorni Dio si è scelto un popolo e lo ha fatto depositario della sua legge; esso avrà sempre degli incarichi spiacevoli da assolvere. “Io conosco le tue opere e la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi, e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli e non lo sono, e li hai trovati mendaci; e hai costanza e hai sopportato molte cose per amore del mio nome e non ti sei stancato”. Apocalisse 2:2, 3. Occorreranno molta diligenza e costante lotta per tenere il male fuori dalle nostre chiese. Sarà indispensabile una rigida e imparziale disciplina perché alcuni, che hanno apparenza di religione, cercheranno di indebolire la fede altrui e agiranno segretamente nell’intento di esaltare se stessi.TT2 142.1

    Il Signore Gesù, sul monte degli Ulivi, disse chiaramente: “Giacché l’iniquità abbonderà, l’amore di molti si raffredderà”. Matteo 24:12. Egli parla di una categoria di persone decadute da un alto livello di spiritualità. Che espressioni come questa penetrino profondamente nei nostri cuori con potenza indagatrice. Dove sono il fervore, la consacrazione a Dio corrispondenti alla grandezza della verità nella quale affermiamo di credere? L’amore per il mondo, l’amore verso qualche peccato accarezzato ha distolto il cuore dall’amore della preghiera e la meditazione delle cose sacre. Si va avanti seguendo un formalistico ciclo di funzioni religiose; ma dov’è l’amore per Gesù? La spiritualità va estinguendosi. Questo stato di torpore dovrà continuare e dovrà perpetuarsi questo doloroso deterioramento? La fiamma della verità sta per vacillare e spegnersi nelle tenebre perché non viene rifornita con l’olio della grazia?TT2 142.2

    Io vorrei che ogni ministro e ogni operaio vedessero queste cose come esse mi sono state presentate. La stima di sé e la presunzione uccidono la vita spirituale. L’io viene esaltato e reso oggetto delle considerazioni abituali. Oh, se esso potesse morire! Dice l’apostolo: “Io muoio ogni giorno”. 1 Corinzi 15:31. Quando l’orgogliosa presunzione, piena di vanagloria e di un senso di personale giustizia soddisfatta di sé si infiltra nell’anima, non c’è più posto per Gesù: gli viene data una posizione secondaria, perché il proprio io cresce d’importanza e riempie tutto il tempio dell’anima. Ecco il motivo perché il Signore può fare così poco per noi. Qualora Egli assecondasse i nostri sforzi, lo strumento umano attribuirebbe tutto il merito alla propria sagacia, alla propria saggezza, alla propria capacità e si rallegrerebbe con se stesso come fece il fariseo: “Io digiuno due volte la settimana, pago la decima su tutto quello che posseggo”. Luca 18:12. Quando l’io viene annullato in Cristo, non ritornerà più tanto facilmente alla superficie. Non compiremo noi i desideri dello Spirito di Dio? Non cercheremo più una pietà pratica e meno disposizioni formalistiche?TT2 142.3

    I servitori di Cristo dovrebbero vivere come se fossero in presenza sua e dei santi angeli. Dovrebbero cercare di capire le esigenze del nostro tempo e prepararsi per affrontarle. Satana ci assale costantemente in maniera sempre nuova e inedita; perché, allora, gli ufficiali dell’armata divina dovrebbero rimanere inefficienti? Perché dovrebbero lasciare inutilizzate le facoltà della loro natura? Una grande opera deve essere svolta, e se esiste una qualsiasi mancanza di azione armoniosa nello svolgimento di essa, la causa va ricercata nell’amor proprio e nella stima di sé. Noi lavoriamo in modo efficiente e armonioso solo quando eseguiamo gli ordini del Maestro senza cercare di lasciare l’impronta della nostra personalità nell’opera che svolgiamo. “Siate uniti”, disse l’angelo, “siate uniti!”TT2 142.4

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