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Parole di vita

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    La preparazione del terreno

    Con la parabola del seminatore Cristo dimostra che i diversi risultati ottenuti dipendono dalla natura del terreno. In tutti i casi il seminatore ed il seme sono gli stessi, cosicché, vuole insegnarci Cristo, dipende da noi se la Parola di Dio non produce il suo effetto nei nostri cuori e nella nostra vita, e noi possiamo controllarne i risultati. È vero che non possiamo cambiare noi stessi, ma possiamo scegliere e sta a noi decidere che cosa avverrà della nostra persona. Gli ascoltatori rappresentati dalla strada, dal terreno pietroso e dalle spine non devono ineluttabilmente rimanere in tale condizione. Lo Spirito di Dio cerca continuamente di spezzare l’incanto che tiene l’umanità assorta nelle passioni mondane per suscitare l’anelito dei valori imperituri. Ma resistendo all’azione dello Spirito gli uomini prestano poca attenzione alla Parola divina e la trascurano. Sono loro stessi responsabili della propria durezza di cuore, che impedisce al buon grano di mettere radici, e delle erbacce che ne soffocano lo sviluppo.PV 31.1

    Bisogna coltivare il giardino del cuore, dissodare il terreno con un profondo pentimento dei peccati, sradicare le piante velenose di origine satanica. Solo grazie ad un lavoro diligente si può recuperare un terreno invaso dalle spine. Così anche le malvagie tendenze del cuore naturale si possono vincere con sforzi ardenti nel nome e con la potenza di Gesù. Tramite il suo profeta il Signore ci ordina: “Dissodatevi un campo nuovo, e non seminate fra le spine!” Geremia 4:3. “Seminate secondo la giustizia, mietete secondo la misericordia”. Osea 10:12. Egli desidera compiere quest’opera per noi e ci chiede di collaborare con lui.PV 31.2

    Il compito dei seminatori è di preparare i cuori a ricevere l’Evangelo. Nel ministero della Parola si predica troppo e si realizza troppo poco quel rapporto intimo che va da un cuore all’altro. C’è bisogno di un’opera personale per le anime dei perduti, dovremmo avvicinarci alle persone individualmente, con la simpatia di Cristo, cercando di destare il loro interesse per le grandi verità della vita eterna. Il loro cuore forse sarà duro come un sentiero calpestato e potrà sembrare inutile sforzarsi di annunciargli il Salvatore, ma mentre la logica non riuscirà a commuoverle e le argomentazioni si riveleranno impotenti a convincerle, l’amore di Cristo, manifestato in un servizio personale, potrà intenerire il loro cuore di pietra permettendo al seme della verità di attecchire.PV 32.1

    I seminatori devono anche fare qualcosa per evitare che il seme rimanga soffocato dalle spine o muoia per l’insufficiente profondità del terreno. Sin dall’inizio della vita cristiana bisogna insegnare al credente i principi fondamentali del cristianesimo e che non basta il sacrificio di Cristo a salvarlo: egli deve fare propri la vita e il carattere di Cristo. Impari a portare dei fardelli e a rinnegare le proprie tendenze naturali, apprenda quali benedizioni si acquistano lavorando per il Salvatore, seguendolo nella rinuncia e sopportando stenti da buon combattente. Impari a confidare nel suo amore e a deporre su di lui le sue preoccupazioni, gusti la gioia di guadagnare anime per lui e, nell’amore e nell’interesse per le anime perdute, dimenticherà se stesso. I piaceri del mondo perderanno la loro attrattiva ed il fardello terreno non lo scoraggerà. L’aratro della verità farà la sua opera dissodando il terreno duro e incolto, e non si limiterà a tagliare la punta delle spine, ma le estirperà alle radici. PV 32.2

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