Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents

Patriarchi e profeti

 - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Bibbia e storia

    Per l’uomo contemporaneo è difficile guardare alla Bibbia con gli stessi occhi della White. Il nostro approccio è più smaliziato e problematico. La critica si è accanita soprattutto contro i primi libri della Bibbia, quelli la cui storia è ripresa in Patriarchi e profeti. È necessario quindi spendere una parola sull’argomento.PP 8.1

    Diversi studiosi del secolo scorso e dei primi decenni del nostro vedevano questi libri solo come una raccolta di miti, leggende e saghe, testimoni vaghi di un passato non più storicamente raggiungibile, utili soltanto per tracciare, ma con molte incertezze, lo sviluppo della religiosità di questo libro. Charles Darwin pubblicava L’origine della specie attraverso la selezione naturale, un’opera che avrebbe rappresentato il fondamento più consistente contro la visione biblica della creazione. Pochi anni dopo, Julius Wellhausen proponeva l’ipotesi documentaria, una tesi che tendeva a scardinare il valore storico dei primi libri della Bibbia. Anche coloro che oggi continuano a vedere nella Bibbia una rivelazione di Dio, sono spesso portati a leggerla secondo i criteri stabiliti dall’evoluzionismo e dalla critica storica di cui l’ipotesi documentaria è una componente essenziale.PP 8.2

    Gran parte dell’Ottocento era poi impregnato delle idee deistiche. Il deismo non negava l’esistenza di un Dio creatore, ma rifiutava all’uomo qualsiasi possibilità di entrare in un rapporto diretto con lui. In questo contesto la testimonianza di Ellen G. White fu quella di una donna consapevole dei problemi ma anche, e soprattutto, della sua personale esperienza di fede con Dio, che illuminava di una luce intensa le pagine delle Sacre Scritture.PP 8.3

    È quindi evidente che la lettura di queste pagine può essere apprezzata soprattutto da chi condivide la stessa fede di Ellen G. White o è disposto ad ascoltarne la testimonianza con simpatia e fare la propria esperienza con Dio per potere capire. Non possiamo neppure, in questa sede, discutere né la validità dell’evoluzionismo né quella della critica storica. Possiamo però affermare che, finita l’epoca delle ubriacature ideologiche del passato — anche di quelle scientifiche e filosofiche — la Bibbia può essere riletta, ed è riletta da molti, con rinnovata fiducia. L’evoluzionismo non è un dogma intoccabile e per quel che riguarda le origini d’Israele, l’archeologia ha riportato alla luce tutto un mondo antico estremamente coerente con il quadro biblico. Dove gli uomini non avevano più il coraggio di parlare, come aveva detto Gesù, le pietre hanno fatto udire la loro voce. Cfr. Luca 19:40. Come dice lo storico John Bright, nonostante i limiti dei dati in nostro possesso, uno studio obiettivo del materiale biblico ed extra biblico consentirà di “rafforzare la fiducia che le traduzioni patriarcali siano fermamente ancorate alla storia”.2J. Bright, A History of Israel, Philadelphia, The Westminster Press, 77 (1981).PP 8.4

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents