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La Verità Sugli Angeli

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    L', indemoniato nella sinagoga di Capernaum

    Nella sinagoga Gesù parlò del regno che era venuto a stabilire, e della Sua missione di liberare gli uomini dalla schiavitù di Satana. Improvvisamente fu interrotto da un grido lacerante. Un indemoniato uscito dalla folla si precipitò verso di lui gridando:VA 157.3

    «Lasciaci stare! Che abbiamo a che fare con te, o Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!».
    Luca 4:34
    VA 157.4

    La confusione e la paura si fecero generali. Gli uditori non ascoltavano più la voce di Gesù. Proprio questo voleva Satana quando aveva introdotto la sua vittima nella sinagoga. Ma Gesù sgridò il demonio dicendo:VA 157.5

    “Taci, esci da costui! E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male”.
    Luca 4:35
    VA 158.1

    La mente di quell’infelice era stata ottenebrata da Satana, ma la presenza del Salvatore fece penetrare in lui un raggio di luce. Quell’uomo desiderava liberarsi dal dominio di Satana, ma il demonio si opponeva alla potenza di Cristo. Quando volle implorare il soccorso del Salvatore, lo spirito maligno gli mise in bocca le proprie parole, ed egli gridò di terrore. Tuttavia l’indemoniato si rendeva conto, almeno in parte, di trovarsi alla presenza di qualcuno che avrebbe potuto liberarlo; ma quando cercò di afferrare quella mano potente, un’altra volontà lo trattenne e parole diverse da quelle che avrebbe voluto pronunciare uscirono dalla sua bocca. Una terribile lotta si svolgeva tra la potenza di Satana e il desiderio di libertà dell’uomo. DA 255.VA 158.2

    Chi aveva conquistato il nemico nel deserto, strappò il prigioniero dalle mani di Satana. Gesù sapeva bene che, anche se il demone aveva assunto un’altra forma, era lo stesso spirito maligno che lo aveva tentato nel deserto. 2SP 180.VA 158.3

    Il demonio cercò con tutti i mezzi di mantenere il controllo della sua vittima. Abbandonare il terreno significava lasciare a Cristo la vittoria. Pareva che quel disgraziato dovesse perire nella lotta tremenda contro Satana. Ma il Salvatore, parlò con autorità e lo liberò. Quell’uomo era là, libero, padrone di sé, felice, di fronte alla folla stupita… I suoi occhi non gettavano più lampi di follia ma brillavano d’intelligenza e versavano lacrime di gratitudine. DA 256.VA 158.4

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