“Venite e saliamo al monte dell’Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe; Egli ci insegnerà le sue vie, e cammineremo nei suoi sentieri: Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la Parola dell’Eterno”. Isaia 2:3 VG 209.1
L’Antico Testamento era il libro di testo d’Israele. Quando il dottore della legge venne da Cristo con la domanda: Maestro, che cosa si deve fare per ereditare la vita eterna? — considerate questa domanda, poiché la risposta è per tutti quelli che formulano una domanda simile — il Salvatore disse: Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi? Il dottore della legge rispondendo disse: Ama il Signor Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta la tua anima e con tutte le tue forze e con tutta la tua mente; e il tuo prossimo come te stesso. (Luca 10:25-28). VG 209.2
Se nella Bibbia non ci fosse un altro passaggio, questi versetti avrebbero sufficiente luce, conoscenza e sicurezza per ogni anima. VG 209.3
Il dottore della legge aveva risposto alla sua stessa domanda, ma volendo giustificarsi disse a Gesù: “Chi è il mio prossimo?” (versetto 29). Allora, attraverso la parabola del buon samaritano, Cristo mostrò chi è il nostro prossimo, e ci diede un esempio dell’amore che dovremmo manifestare verso quelli che soffrono e sono bisognosi. Il sacerdote e il levita, il cui compito era di servire in favore dello straniero, passarono oltre. Alla fine della narrazione, Cristo domanda al dottore della legge: “Chi dunque di questi tre ti pare sia stato il prossimo di colui che cadde nelle mani dei ladroni? Lui rispose: quello che usò misericordia con lui. Allora Gesù gli disse: Va e fa lo stesso anche tu” (Versetti 37, 37). VG 209.4
Nella Parola di Dio…. Vi sono lezioni pratiche. La Parola insegna principi vivi, santi e chiede agli uomini di fare quello che essi vorrebbero fosse fatto a loro; principi che si dovrebbero introdurre giornalmente nella loro vita, qui, e che dovranno portare con loro nella scuola superiore… L’altare e l’aratro sono esperienze per le quali devono passare tutti quelli che aspirano alla vita eterna. Insomma, conosciamo troppo poco della grandiosità d’amore e della compassione di Dio. Gli studenti esigono il massimo rendimento delle facoltà delle loro menti per comprendere capitoli come Isaia 45, che si dovrebbero introdurre nelle nostre scuole come validi motivi di studio. Questo è molto migliore dei romanzi o delle favole. Perché le nostre scuole dipendono tanto dai libri che raccontano così poco della città che affermiamo di cercare, il cui Costruttore e Fautore è Dio… Il cielo è la nostra casa. La nostra cittadinanza è in cielo, e le nostre vite non dovrebbero essere dedicate a un mondo che presto sarà distrutto. VG 209.5
Abbiamo bisogno della Parola di Dio rivelata in vivi caratteri. Quale linguaggio puro, eccellente è contenuto nella Parola di Dio! Che principi elevati, e nobilitanti! VG 209.6
(Manoscritto 96, del 20 Luglio 1899, “La Bibbia, il nostro libro di testo”) VG 209.7