Come figli di Dio siamo uno in Cristo. Qual è la posizione di Cristo riguardo alle caste, le distinzioni sociali, la divisione degli uomini a causa del colore, della razza, della posizione, della ricchezza, della nascita e delle conquiste? Il segreto dell’unità si trova nell’uguaglianza dei credenti in Cristo. Il motivo delle divisioni e delle differenze si trova nella separazione da Cristo. Cristo è il centro verso il quale tutti dovrebbero essere attratti. Più ci avviciniamo a questo centro, più ci sentiremo uniti in simpatia, in amore e nella crescita del carattere ad immagine di Gesù. In Dio non c’è alcuna preferenza di persone. MS1 213.1
Gesù conosceva l’inutilità della vanagloria terrena, e non ha dato alcuna importanza alla sua ostentazione. Nella Sua dignità, nell’elevazione del suo carattere, nella Sua nobiltà di principio, Egli era al di sopra delle vane gerarchie del mondo. Malgrado il profeta lo descrive come “…disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza…” (Isaia 53:3), Egli avrebbe potuto essere stimato come il più eccelso tra i nobili della terra. I migliori circoli della società umana lo avrebbero corteggiato. Gesù avrebbe potuto accettare i loro favori, ma Egli non desiderava gli applausi degli uomini e preferì agire indipendentemente da ogni influenza umana. MS1 213.2
La ricchezza, la posizione, le gerarchie mondane con tutte le loro distinzioni di grandezza umana, non significavano niente per Chi aveva lasciato l’onore e la gloria del cielo, che non possedeva lo splendore terreno, che non si compiaceva del lusso e che non esibiva altro ornamento se non l’umiltà. Gli umili, circondati dalla povertà, afflitti dalle preoccupazioni, costretti alla fatica, non avrebbero potuto trovare alcuno valido esempio nella vita di Cristo che li inducesse a pensare che Gesù non stava familiarizzando con le loro prove, che non conosceva l’oppressione delle circostanze e che non poteva simpatizzare con loro nelle loro necessità e sofferenze. MS1 213.3
La Sua umile vita era in armonia con la Sua nascita. Il Figlio del Dio Onnipotente, il Signore della vita e della gloria, discese nell’umiliazione, fino alla vita dei più modesti affinché nessuno si sentisse escluso dalla sua presenza. Egli è disponibile per tutti. Egli non scelse alcuni favoriti o privilegiati con cui associarsi, ignorando tutti gli altri. Lo Spirito di Dio è contristato quando il tradizionalismo esclude l’uomo dal suo prossimo, specialmente, quando si trova tra quelli che professano d’essere I suoi figli. Cristo venne in questo mondo per dare un esempio di quello che potrebbe essere l’umanità perfetta, unita alla divinità. Egli ha mostrato al mondo una nuova fase della grandezza quando esibì la Sua misericordia, compassione e amore. Diede agli uomini una nuova interpretazione di Dio. Quale Capo dell’umanità, insegnò agli uomini la scienza del governo divino, per cui rivelò la rettitudine della riconciliazione della misericordia e della giustizia.La riconciliazione della misericordia e della giustizia non implicavano nessuna tolleranza col peccato né ignoravano nessuna richiesta della giustizia, ma che dando il posto dovuto a ogni attributo divino, si poteva esercitare la misericordia nel castigo dell’uomo peccaminoso e impenitente senza distruggere la clemenza della riconciliazione né perdere il suo carattere compassionevole, e la giustizia si poteva esercitare nel perdonare il trasgressore pentito senza violarne la sua integrità (della giustizia). MS1 213.4