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CAPITOLO 46—IL DIVINO PORTATORE DEI NOSTRI PECCATI MS1 254

La legge di Dio è stata trasgredita a causa della disobbedienza di Adamo. Il governo divino era stato disonorato, e la giustizia chiedeva il pagamento del castigo della trasgressione. MS1 254.1

Per salvare l’umanità dalla morte eterna, il Figlio di Dio si offrì volontariamente di portare il castigo della disubbidienza. Solo attraverso l’umiliazione del Principe del cielo si poteva eliminare il disonore, la giustizia era soddisfatta, e l’uomo si sarebbe riconciliato con Dio. Non esisteva altra via che questa. Non era stato sufficiente che un angelo venisse su questa terra per percorrere lo stesso sentiero dove Adamo inciampò e cadde, poiché non poteva rimuovere la macchia del peccato. MS1 254.2

Cristo, uguale a Dio, lo splendore della gloria del Padre, “e impronta della sua essenza”, (Ebrei 1:3) rivestì la Sua divinità con l’umanità e venne su questa terra per soffrire e per morire a causa del peccato. L’Unigenito Figlio di Dio si umiliò e fu obbediente fino alla morte sulla croce. Portando nel suo corpo la maledizione del peccato, Egli mise la felicità e l’immortalità alla portata di tutti. Lui, onorato da tutto il cielo, venne in questo mondo rivestito dalla natura umana, come capo dell’umanità, per testimoniare davanti agli angeli caduti e agli abitanti dei mondi non caduti, che mediante l’aiuto divino che fu provvisto, tutti possono camminare nella via dell’obbedienza dei comandamenti di Dio. Il Figlio di Dio morì per coloro che non cercavano il Suo amore. Egli ha sofferto per noi tutto ciò che Satana poté escogitare contro di Lui. MS1 254.3

Il sacrificio del Salvatore è meraviglioso, troppo meraviglioso da poter essere compreso dall’uomo, esso fu simbolizzato da tutti i sacrifici del passato, in tutti i servizi del santuario simbolico. E questo sacrificio doveva essere chiesto. Quando comprenderemo che il sacrificio di Cristo fu necessario al fine di conseguire il nostro benessere eterno, i nostri cuori saranno commossi e soggiogati. Egli diede in pegno sé stesso per realizzare la nostra completa salvezza, in modo soddisfacente alle richieste della giustizia di Dio, e in accordo con l’eccelsa santità della sua legge. MS1 254.4

Nessuno meno santo dell’Unigenito del Padre, avrebbe potuto offrire un simile sacrificio che fosse efficace per purificare tutti coloro che accettano il Salvatore come loro espiazione — anche i più peccatori e degradati — e ubbidiscono alla legge del Cielo. Null’altro potrebbe mai integrare l’uomo al favore di Dio. MS1 255.1

Quale diritto aveva Gesù nel riscattare i prigionieri dalle mani del nemico? MS1 255.2

Il diritto di sacrificare la propria vita per soddisfare i principi della giustizia attraverso i quali è governato il Regno dei cieli. Egli è venuto su questa terra come Redentore dell’umanità, per sconfiggere il subdolo nemico, mediante la Sua fermezza, lealtà e correttezza, per salvare quelli che lo accettano come Salvatore. Per redimere l’uomo, Egli pagò il prezzo sulla croce del Calvario, e per questo motivo si è guadagnato il diritto di strappare i prigionieri dalla morsa del seduttore, che mediante una menzogna inventata contro il governo di Dio, causò la caduta dell’uomo, e così perse ogni diritto di essere chiamato suddito leale del glorioso ed eterno Evangelo di Dio. La nostra condizione peccaminosa fu riscattata dal nostro Salvatore. Nessuno è forzato per essere schiavo di Satana. Cristo è la nostra sola speranza di salvezza e aiuto. MS1 255.3

“Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l',espiazione dei peccati del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati”.
Ebrei 2:17,18 MS1 255.4

“È venuto in casa sua e i suoi non l',hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l',hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome… E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità…e dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia”.
Giovanni 1:11-16 MS1 255.5

Coloro che sono adottati nella famiglia di Dio, sono trasformati dallo Spirito di Dio. La compiacenza propria e l’orgoglio sono cambiati in abnegazione e nel supremo amore per Dio. Nessuno eredita la santità per nascita; né con alcun sistema che possa ideare può essere fedele al Signore con le proprie forze. MS1 255.6

Gesù ha detto: MS1 255.7

“Senza di me non potete far nulla”.(Giovanni 15:5) MS1 255.8

La giustizia umana è come un “panno sporco”. Con Dio tutto è possibile. Nella forza del Redentore, l’uomo errante e debole diventa più che vincitore sul male che lo perseguita. MS1 255.9