24 settembre TMGI 273.1
Tutto il nostro mondo è in agitazione. Gli eventi futuri proiettano la loro ombra in anticipo. I segni dei tempi sono inquietanti. Non vi è certezza in nulla che sia umano o terreno. I venti sono ancora trattenuti dai quattro angeli, Dio ci ha dato generosamente un momento di respiro. Ogni facoltà che ci è stata affidata da Dio, sia fisica, mentale o morale deve essere considerata come un tesoro, come qualcosa di sacro, per fare l’opera che ci è stata assegnata in favore dei nostri simili che periscono nell’ignoranza. L’ammonizione deve continuamente avanzare in tutte le parti del mondo senza esitazione, senza ritardi. TMGI 273.2
Rapidamente gli uomini si stanno arruolando sotto la bandiera che hanno scelto, aspettando e osservando impazienti i movimenti dei loro dirigenti. Ci sono persone che stanno vigilando, attendono e lavorano per preparare l’avvento del nostro Signore, mentre l’altro partito segue la corrente sotto il comando del primo apostata. Stanno cercando un dio nell’umanità, e Satana personifica ciò che loro cercano. A causa del rigetto della Verità, grandi moltitudini di persone saranno ingannate ed accetteranno la falsificazione. L’umanità é sempre più spesso deificata. TMGI 273.3
L’IO SONO è venuto dalle coorti celesti per rappresentare Dio in forma umana. Il Figlio di Dio si è fatto uomo, e abitò in mezzo a noi: TMGI 273.4
In LUI era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta. Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome. TMGI 273.5
Giovanni 1:4 -12 TMGI 274.1
Ci sono solamente due partiti. Satana opera col suo potere maligno e ingannevole, e avvalendosi di questi inganni potenti intrappola tutti quelli che non permangono nella Verità, che hanno chiuso le orecchie alla verità e si sono volti alle favole. Lo stesso Satana ha respinto la Verità, egli è il mistero d’iniquità. Con la sua sottigliezza, egli cela gli errori facendoli apparire verità. E proprio in questo consiste il suo potere ingannatore. A causa di questa falsificazione della verità, lo spiritismo, la teosofia e altri inganni simili ottengono il potere sulle menti degli uomini. La sua opera è magistrale. Pretende di essere il salvatore degli uomini, il benefattore della razza umana, e così seduce rapidamente le sue vittime portandole alla distruzione. TMGI 274.2
La Parola di Dio ci avverte che la vigilanza incessante è il prezzo della sicurezza. Solo proseguendo sul sentiero retto della Verità e della giustizia potremo sfuggire al potere tentatore. Il mondo però si trova già nella sua rete. L’abilità satanica si esercita ideando piani e metodi senza numero, per realizzare i suoi propositi. La simulazione è diventata un’arte per lui, perché egli agisce sotto le spoglie di un angelo di luce. Solo l’occhio di Dio è in grado di discernere i suoi piani per contaminare il mondo con principi falsi e rovinosi, che apparentemente ha le sembianze della vera bontà. Satana opera per la restrizione della libertà religiosa, e per introdurre nel mondo religioso una specie di schiavitù.* (pagina 366) Le organizzazioni e le istituzioni, a meno che siano guardati dal potere di Dio, lavoreranno sotto i dettami di Satana per collocare gli uomini sotto lo stretto controllo di altri uomini, la frode e l’inganno assomiglieranno allo zelo per la verità e per il progresso del regno di Dio. Qualunque cosa che nelle nostre azioni non è chiara come il giorno, appartiene ai metodi del principe del male. Purtroppo, i suoi metodi sono praticati anche tra gli avventisti del settimo giorno che sostengono di conoscere a fondo la Verità. TMGI 274.3
Se gli uomini resistono agli avvertimenti che il Signore gli manda, essi diventano i leader del male. Questi uomini esercitano le prerogative di Dio e con presunzione fanno ciò che Dio stesso non ha mai fatto, ossia controllare le menti degli uomini. Essi introducono i propri metodi e piani, e con i falsi concetti su Dio indeboliscono la fede di altri nella verità e introducono falsi principi che agiranno come il lievito per contaminare e corrompere le nostre istituzioni e chiese. Qualsiasi cosa che sminuisce la concezione che l’uomo ha della giustizia, l’equità e il giudizio imparziale, ogni artificio o precetto che colloca gli agenti umani di Dio sotto il controllo di menti umane, pregiudica la loro fede nel Signore, separa la loro anima da Lui, perché li svia dal sentiero della stretta integrità e giustizia. TMGI 274.4
Dio non giustificherà nessun mezzo per il quale l’uomo possa dirigere o opprimere i suoi simili. L’unica speranza per gli uomini caduti consiste nel guardare a Gesù e accettarlo come unico Salvatore. Non appena l’uomo comincia a fare una regola ferrea per altri uomini, non appena inizia a dirigere e a guidare gli uomini secondo la propria idea, disonora Dio e mette in pericolo la sua anima e l’anima dei suoi simili. TMGI 275.1
Ogni peccatore può trovare la speranza e la giustizia solo in Dio, e nessun essere umano è giusto quando tralascia di avere fede in Dio e non mantiene un’unione vitale con Lui. Ogni fiore del campo ha bisogno d’essere radicato nel terreno, ma oltre a questo ha bisogno dell’aria, della rugiada, della pioggia e del sole. Esso fiorirà soltanto a queste condizioni e questi benefici provengono da Dio. Così è anche per gli uomini. Noi riceviamo da Dio la vita per la nostra anima. Siamo stati quindi avvertiti di non porre fiducia nell’uomo, né di fare della carne il nostro braccio. Si pronuncia una maledizione su tutti quelli che lo fanno. TMGI 275.2
Special Testimonies to Ministers and Workers (Serie A, nr. 9, 1897) pp. 21-31 TMGI 275.3