Degno è l’Agnello che è stato ucciso, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la lode. Apocalisse 5:12’ Noi non meritiamo l’amore di Dio, ma Cristo, il nostro garante, né è degno ed è in grado di salvare tutti coloro che si rivolgono a Lui.57 SGD 181.1
Cristo si diletta nel prendere del materiale grezzo apparentemente senza speranza, cioè quelli che Satana ha degradato e per mezzo dei quali ha operato, per fare di loro i sudditi della Sua grazia. Egli gioisce nel liberarli dalla sofferenza e dall’ira che sopravverrà ai disobbedienti.58 SGD 181.2
Se il nemico può riuscire a distogliere da Gesù gli sguardi degli scoraggiati e focalizzarli verso loro stessi e la propria indegnità, invece di contemplare i meriti del Salvatore, il suo amore e la sua grande misericordia, si impadronirà dello scudo della fede e raggiungerà i suoi obiettivi ed essi saranno esposti a forti tentazioni. I più deboli devono quindi rivolgersi a Gesù e credere in lui, così potranno esercitare la loro fede.59 SGD 181.3
Il Figlio di Dio, che ci ha amati così tanto da soffrire per noi, ha dato tutto per la nostra redenzione, persino la vita. È possibile che noi, pur non essendone degni, siamo stati amati così profondamente e ora gli rifiutiamo il nostro amore? Se in ogni momento della nostra vita non ricevessimo le benedizioni che la grazia divina ci concede, ci renderemmo pienamente conto dello stato di profonda miseria e ignoranza dal quale siamo stati salvati.60 SGD 181.4
Molti, nella loro vita religiosa commettono il grave sbaglio di fissare l’attenzione sui propri sentimenti, per così giudicare del loro progresso o del loro declino. I sentimenti non sono un criterio sicuro. Non dobbiamo guardare dentro di noi per avere la prova di essere accettati da Dio. Non vi troveremo altro che motivi di scoraggiamento. L’unica nostra speranza consiste nel guardare «a Gesù, duce e perfetto esempio di fede» (Ebrei 12: 2). In lui c’è tutto quello che può infondere fede, speranza e coraggio. Egli è la nostra giustizia, la nostra consolazione, la nostra allegrezza. Chi guarda nel proprio intimo per cercare conforto rimarrà amareggiato e deluso. Il senso della nostra fragilità e della nostra indegnità dovrebbe spingerci a ricercare con umiltà di cuore il sacrificio espiatorio di Cristo. Appoggiandoci sui suoi meriti, noi troveremo il riposo, la pace e la gioia. Egli salva appieno tutti coloro che per mezzo di lui si accostano a Dio.61 SGD 181.5