Ungerai Eliseo, figlio di Shafat di Abel-Meholah, come profeta al tuo posto. 1 Re 19:16 VC 165.1
È importante che parliamo anche di Eliseo dal momento che anche lui è stato scelto per l’opera del Signore. La sua famiglia onorava il Signore e ubbidiva fedelmente ai comandamenti divini come unica regola di condotta. Egli non visse nelle città densamente popolate. Suo padre era un ricco proprietario terriero e nello stesso tempo un contadino. La famiglia di Elise era inclusa nei settemila che non avevano piegato il ginocchio davanti al Baal. Per Elia era arrivato il momento di terminare le sue fatiche terrene, perché Dio scelse un altro al suo posto. Il tempo di carestia era finito, le piogge dettero più benefici per la terra che per i cuori dell’umanità, specialmente per quelli di Israele apostata. Ovunque Elia volgeva lo sguardo, vedeva la terra che apparteneva a un uomo che non aveva piegato il ginocchio davanti a Baal, il cui cuore era rimasto indiviso al servizio per Dio. Il proprietario di questo terreno era Safat. La sua famiglia divideva il lavoro tra la coltivazione della terra e l’allevamento. Mentre le greggi si trovavano sui verdi pascoli, i servitori si occupavano di semina. Eliseo, figlio di Safat era attratto da Elia... Nella tranquillità della vita agreste imparò i principi divini e quelli della natura. Si abituò alla semplicità, all’ubbidienza ai genitori e al Signore e ciò che gli permise di assumere in seguito maggiori responsabilità. Il futuro profeta aveva sia le capacità di un capo sia l’umiltà di un servo. Possedeva integrità, fedeltà unite all’amore e al timore di Dio. Tramite la fedeltà nelle piccole cose, Eliseo si stava preparando ad assumere compiti importanti. Ogni giorno acquisiva l’esperienza indispensabile per un’opera vasta e più nobile. La sua mente si esercitava nell’ essere fedele nelle piccole cose, di essere fedele, in modo, che se Dio lo avesse chiamato ad agire più tardi, sarebbe disposto ad ascoltare la Sua voce... VC 165.2
Nonostante la sua famiglia era benestante, tuttavia egli si rese conto, al fine di ottenere una formazione corretta, in primis doveva essere un operaio costante in qualsiasi tipo di lavoro che doveva essere fatto. Non avrebbe permesso di essere trattato meglio dei servi di suo padre. Anzi, per prima cosa avrebbe imparato a servire, per saper guidare, istruire e guidare un giorno il popolo di Dio. Pur facendo tutto quello che occorreva dietro la richiesta di suo padre, stava già allora facendo un servizio per Dio. Letter 12: 1897 VC 165.3