Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. Giovanni 15:5 Mar 111.1
La fine è vicina. Dio invita la chiesa a mettere in ordine le cose che sono ancora rimaste inconcluse. I collaboratori del Signore sono abilitati a portare molti altri nel regno celeste. Siamo agenti del Signore, siamo canali di luce per il mondo. Intorno a noi ci sono gli angeli inviati da Cristo per sostenerci e rafforzarci nel lavoro della salvezza delle anime. Mar 111.2
È fondamentale per noi distinguerci dal mondo, riflettere i raggi luminosi del Sole di Giustizia, mantenersi puri e santi e con fede portare luce in tutto il mondo. Le nostre chiese devono destarsi dal torpore prima che sia troppo tardi. Che ogni membro, nell’ambito individuale, difenda il nome del Signore. Che la vostra fede testimoni pietà nei confronti degli indolenti e degli increduli. Mar 111.3
Se la nostra fede riposa in Cristo, la Verità che portiamo alle anime non apparirà né noiosa né poco interessante... Ogni giorno, mentre professiamo e pratichiamo il cristianesimo otterremo ricche esperienze e molti peccatori saranno convertiti. Mar 111.4
Mi auguro che tutti voi possiate testimoniare una fede viva riguardo al ritorno di Cristo. Possano gli uomini vedere che crediamo e che siamo ai confini del mondo eterno. Mar 111.5
La costruzione del regno di Dio è ritardata e quindi c’è urgenza di esortare la fedeltà delle agenzie umane sia dei credenti come dei non credenti. I lavori sono ostacolati dal fallimento dell’uomo nella cooperazione con il divino. Tutti noi possiamo pregare: Il Regno di Dio viene, sia fatta la Tua volontà in terra come in cielo; eppure se gli uomini mancano di realizzare questa preghiera nelle loro vite, le loro petizioni saranno inutili. Se qualcuno di voi è debole, errante e peccatore, il Signore desidera lo stesso collaborare con voi. Egli invita ciascuno di noi a sottomettersi alle Sue istruzioni. Uniti con Cristo, possiamo lavorare per l’opera di Dio. Senza di me — dice Cristo — non potete fare niente. 6T 436-438 Mar 111.6