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Fedele e veritiero, 5 febbraio VAF 42

«Io sono l’Eterno, non muto; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete consumati. Malachia 3:6 VAF 42.1

Riguardo alla personalità e alle prerogative di Dio — dov’è e chi è — sono temmi che non osiamo toccare. A proposito di questo, il silenzio è eloquente. Quelli che non hanno una conoscenza sperimentale di Dio sono quelli che si arrischiano a speculare su di Lui. se lo conoscessero di più, avrebbero meno da dire riguardo a quello che Egli è. La persona che nella vita giornaliera ha una comunione molto stretta con Dio e una conoscenza molti profonda su di Lui, è chi si rende conto profondamente della totale impossibilità per gli esseri umani di spiegare il Creatore... VAF 42.2

Dio è sempre esistito. E il grande IO SONO... Il salmista dichiara: “Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi da sempre e per sempre tu sei Dio”. Salmo 90:2 Egli è l’Alto e l’Eccelso, che abita l’eternità. “Io sono l’Eterno, non muto” - Egli dichiara. Egli è lo stesso ieri, oggi e sempre”. Ebrei 13:8 VAF 42.3

Egli siede sul trono, al di sopra del fermento che regna sulla terra. Egli vede tutto e dalla maestà e dalla serenità dell'eternità decide ciò che considera migliore e più opportuno. MH 417 VAF 42.4

Dio non deve rendere conto delle Sue vie e delle Sue opere. Se per orala Sua gloria nasconde i Suoi scopi, ma a poco a poco saranno rivelati nella loro vera importanza. Tuttavia, Egli non ha nascosto il Suo grande amore che sta alla base di tutti i Suoi rapporti con i Suoi figli. Redemption 101 VAF 42.5

L’arcobaleno che circonda il Suo trono è una garanzia che certifica la sincerità dell’Eterno. In Lui non c’è “né variazione, né ombra prodotta da rivolgimento”. Noi abbiamo peccato contro Dio e siamo immeritevoli del suo favore, eppure Egli stesso mette sulle nostre labbra l’invocazione più sublime: “Per amore del Tuo nome non disdegnare, non disonorare il trono della Tua gloria; ricordati del Tuo patto con noi; non annullare”. Geremia 14:21 Egli si è impegnato a prestare ascolto al nostro grido, quando ci volgiamo a Lui, confessando la nostra indegnità e il nostro peccato. L’adempimento della Sua parola nei nostri riguardi pone in gioco l’onore del Suo governo. 8T 23 VAF 42.6