Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. Giovanni 9:4 AN 312.1
Se il libro del Cielo fosse aperto davanti a noi, saremmo molto sorpresi, nonché sbalorditi dalla grande quantità di Cristiani professi che non contribuiscono veramente all’edificazione del regno di Cristo, che non hanno fatto sforzi per la salvezza delle anime. Questi, si chiamano servi pigri. Molti che si accontentano di non fare molto, si lusingano di non fare del male, ma sono tuttavia in opposizione dei servi attivi e seri. Il loro esempio è pessimo... Il servo pigro non fu condannato per quello che aveva fatto, ma per quello che non aveva fatto. Non c’è nemico più pericoloso per la causa di Dio di un cristiano indolente. Un profanatore fa meno male, perché non inganna nessuno; lui appare quello che è, un radicchio, una spina. Le nullità sono il più grande ostacolo. Coloro che non portano fardelli, che evitano tutte le spiacevoli responsabilità, sono i primi ad essere presi nella trappola di Satana, i primi a prestare la loro influenza a una rotta sbagliata. Vegliate! Pregate! Lavorate! Queste devono essere le parole d’ordine del cristiano. Nessuno di voi si scusi dal lavoro per la salvezza delle anime. RH May 1, 1883 AN 312.2
Abbiamo un grande lavoro da fare nelle nostre famiglie, nei nostri quartieri, ovunque. Con gentilezza verso i poveri, gli ammalati, o i famigliari, possiamo ottenere un’influenza su di loro, in modo che la verità divina possa trovare accesso ai loro cuori. Ognuno ha le stesse opportunità di farlo. Tutti quelli che sono ripieni dello Spirito di Cristo, mostreranno di essere rami fruttiferi della vite vivente .... AN 312.3
È nostro compito di riempire le pagine del nostro libro per poter rivederlo in seguito. Le sue pagine saranno esse piene di ciò che abbiamo fatto per Dio e per l’umanità? Seguiamo le orme di Colui che ha dichiarato: “Bisogna che io compia le opere di Colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare”.Giovanni 9:4 Ibid. AN 312.4