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Studiati Di Presentare Te Stesso Davanti A Dio, 20 aprile DAG 129

Ora un servo del Signore non deve contendere, ma deve essere mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente, ammaestrando con mansuetudine gli oppositori, nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi perché giungano a riconoscere la verità. 2 Timoteo 2:24,25 DAG 129.1

Tutti quelli che si impegnano nell’opera di Dio hanno bisogno che queste parole siano appese all’entrata della memoria: “Noi siamo infatti, collaboratori di Dio; voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio”. (1 Corinzi 3:9) se facciamo questo, non ci saranno tanti fallimenti nei nostri sforzi per vincere anime a Cristo. È necessario che queste anime siano edificate dalle fondamenta affinché diventino una solida struttura che resista al fuoco del gran giorno finale. Non possiamo raggiungere la gente, neppure i loro cuori potranno essere spezzati, se non per mezzo del potere divino di Dio. (si legga 1 Corinzi 3:9-15) Gli uomini che sono impegnati nell’opera solenne di dare l’ultimo messaggio al mondo, ascoltino questa esortazione di Paolo: “Predicate la Parola”.(2 Timoteo 4:2) Non ascoltiamo né la scienza della frenologia *È una dottrina pseudoscientifica ideata e propagandata dal medico tedesco Franz Joseph Gall. né le speculazioni umane, ma le parole d’ispirazione rivolte a Timoteo: “Ti scongiuro dunque davanti a Dio e al Signore Gesù Cristo, che ha da giudicare i vivi e i morti, nella sua apparizione e nel suo regno: predica la parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina. Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole”. (2 Timoteo 4:1-4). Un ministro del Vangelo non è esortato a sforzarsi per essere un predicatore intelligente o un oratore popolare, ma un operaio del Signore che deve giustamente condividere la Parola. “Studiati di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verità. Ma evita i discorsi vani e profani, perché fanno progredire nell’empietà”. (2 Timoteo 2:15,16) Ogni messaggero di Dio non dovrebbe forse prestare attenzione a queste parole? Noi siamo collaboratori di Dio e se coloro che accettano la responsabilità di divulgare la Parola della vita ad altri, non si uniscono ogni giorno nel giogo di Cristo e portano i Suoi pesi e non imparano da Gesù, sarebbe meglio che cercassero un’altra occupazione. Manuscript 29, Apr. 20, 1893, “Laborers to Learn Lessons at the Foot of the Cross.” DAG 129.2