E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno. Genesi 3:15 CIF 24.1
L’inimicizia di cui parla la profezia dell’Eden, non era limitata soltanto a Satana e al Principe della vita. Essa era universale. Satana e i suoi angeli sentivano l’inimicizia per tutta l’umanità. “Io porrò inimicizia — disse Dio — fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno”. Genesi 3:15 L’inimicizia tra il seme del serpente e il seme della donna era soprannaturale e alo stesso tempo naturale, perché l’umanità e la divinità erano unite in Cristo. L’inimicizia si sviluppò a tal punto che quando Cristo venne ad abitare su questa terra mai, prima d’allora, si era avuto un essere sulla terra che odiasse il peccato con un odio perfetto come lo fece Cristo. Lui vide il potere ingannatore di Satana e l’infatuazione che seduceva i santi angeli, e tutte le facoltà di Cristo si approntarono contro di lui. La purezza e la santità di Cristo, la giustizia immacolata di chi non commise peccato, erano come un rimprovero perpetuo per ogni peccatore, in un mondo di sensualità e peccato. Nella Sua vita, la luce della Verità brillò in mezzo alle tenebre morali con le quali Satana aveva avvolto il mondo. Cristo ha mostrato al mondo la falsità e il carattere ingannatore di Satana, e in molti cuori ha eliminato la sua influenza. Fu questo che irritò Satana con un odio tanto intenso. Insieme ai suoi adepti, egli decise di far pressione con ogni forza nella contesa, perché nel mondo c’era chi era il perfetto rappresentante del Padre, il suo carattere e le sue azioni rigettavano le falsità di Satana, poiché Dio. Satana aveva insinuato che Dio possedeva le sue stesse caratteristiche. Allora vide in Cristo, il Padre rivelato nel suo vero carattere: un Padre compassionevole e misericordioso che non vuole vedere perire nessuno, ma che tutti si pentano e abbiano la vita eterna. L’intensa mondanità è stata una delle tentazioni nelle quali Satana ha avuto maggior successo. In questo modo, Egli vuole che i cuori e le menti degli uomini siano attratti dalle attrazioni del mondo, affinché in loro non ci sia posto per le cose celesti. Egli domina le menti affinché amino il mondo. Le cose terrene coprono le cose celesti, e di conseguenza, il Signore è espulso dalla mente. Satana ferì solo il tallone; non riuscì mai a toccare la testa. Alla morte di Cristo, egli si rese conto di essere stato sconfitto. Egli si rese conto che il suo vero carattere era stato rivelato chiaramente a tutto il cielo, e che gli esseri celesti e i mondi che Dio aveva creato, erano completamente dalla parte di Dio. L’umanità di Cristo dimostrava, che la questione della controversia era definita per i secoli eterni. SM book 1, pp. 254,255 CIF 24.2