Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento. Luca 15:7 CIF 208.1
Gesù, il Figlio dell’Altissimo, sta combattendo Satana, che contrasta la Sua opera con ogni mezzo possibile. Il premio per il quale la potenza della luce e dell’oscurità si contende, è l’anima dell’uomo. Il Buon Pastore sta cercando le Sue pecore con l’abnegazione, con privazioni e in mezzo ai disaggi. I Suoi collaboratori conoscono questo duro conflitto, eppure quanto poco rispetto hanno per ciò che Gesù ha dovuto sopportare. Con quale compassione, quale tristezza, quale perseveranza Egli cerca l’anima perduta. Pochi si rendono conto di quali sforzi disperati sono stati fatti da Satana per sconfiggere le intenzioni del Pastore. E quando il Pastore trova finalmente la Sua pecora smarrita, la prende sulla Sue spalle con immensa gioia e la riporta all’ovile. Le arpe del cielo intonano un inno di esultanza in onore di questo riscatto per la pecora smarrita e ritrovata. “Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento...” CIF 208.2
Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto. Una pecora smarrita non trova mai la strada per tornare all’ovile da sola. Se non è cercata e salvata da un vigile pastore, continuerà a vagare finché non morirà. Quale straordinaria testimonianza del Salvatore è questa! Se Gesù, il Buon Pastore non fosse venuto a cercare e salvare tutti noi che eravamo perduti, saremmo morti. I farisei avevano insegnato al popolo che nessuno tranne la nazione ebraica sarebbe stata salvata e così hanno trattato con disprezzo tutte le altre nazioni. Gesù attirò l’attenzione di chi fu maltrattato dai farisei e li trattò con amore... “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”. Giovanni 3:16 Quest’amore a favore dell’uomo, espresso nel dono del Suo Figlio unigenito, provocò in Satana un profondo l’odio verso il Donatore come verso le Sue creature. Satana ha presentato il Padre celeste in una falsa luce, ma con questo grande Dono le sue spiegazioni si sono rivelate false, perché in Lui c’era amore senza uguali, ed Egli ha dimostrato che l’uomo doveva essere riscattato a un prezzo incalcolabile. Satana aveva cercato di cancellare l’immagine di Dio nell’uomo ma Dio mentre lo vedeva nella sua miseria, nella sua perversità, nella sua degradazione, ha deciso di intervenire e salvarlo da questa disperata situazione mediante il sacrificio del proprio Figlio. The Signs of the Times, November 20, 1893 CIF 208.3