Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere. 1 Pietro 4:7 CIF 363.1
[Cristo] si compiace quando il Suo popolo manifesta solidità, forza e fermezza di carattere, e quando ha predisposizioni allegre, felici e speranzose. Pietro dice: “...avendo cinti i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sarà conferita nella rivelazione di Gesù Cristo”. 1 Pietro 1:13 Ecco una lezione per noi da imparare. Dobbiamo imparare a controllare la mente per non lasciarla andare alla deriva su temi proibiti e spendere energie su argomenti insignificanti. “La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere”. Non ci viene solo richiesto di pregare, ma di custodire le parole e le azioni, e anche i pensieri. Se la mente è concentrata su cose celesti, le conversazioni si svolgeranno usando temi del cielo. Il cuore traboccherà nella contemplazione della speranza del cristiano, le grandi e preziose promesse che ci sono date per il nostro incoraggiamento; e la nostra gioia in vista della misericordia e della bontà di Dio non deve essere repressa; è una gioia che nessun uomo può dare a un altro uomo. Durante le ore di veglia, la mente sarà costantemente occupata... I pensieri possono scattare come dei lampi, ma nello stesso tempo la mente non è disciplinata da una riflessione ferma e sobria. Ci sono temi che richiedono una seria considerazione, come il grande piano di redenzione, che presto sarà messo in pratica. Gesù sta per apparire sulle nuove del cielo, e allora come dovrà essere il nostro carattere per poter affrontare quel giorno? Meditando i temi di interesse eterno, la mente si rinforzerà e il carattere si svilupperà sempre in meglio. In questo piano è posto il fondamento dei fermi e incrollabili principi che possedeva Giuseppe. Ecco il segreto della crescita nella grazia e nella conoscenza della verità. La religione di Cristo non è ciò che molti pensano che sia, né ciò che le loro vite rappresentano. L’amore di Dio nell’anima avrà un’influenza diretta sulla vita e sensibilizzerà l’intelletto e gli affetti in un esercizio attivo e salutare. Il figlio di Dio non riposerà soddisfatto finché non sarà rivestito della rettitudine di Cristo e sostenuto dal Suo potere vivificante. Quando vede i difetti nel proprio carattere, non è sufficiente confessarlo; deve fare di tutto per rimuoverle con determinazione ed energia. Non eviterà questo compito solo perché non è facile. Per fare questo lavoro è necessaria un’energia instancabile del cristiano, tuttavia nessuno devo farlo con le proprie forze. Il potere divino attende le nostre richieste per mezzo della preghiera. RH, June 10, 1884 CIF 363.2