State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento. Marco 13:33 CIF 364.1
“Vegliate e pregate”, sono le parole del nostro Salvatore dirette a noi in riferimento alla fine dei tempi. Con “vegliare” si intende di non parlare troppo in fretta e non con un tono di impazienza; vegliate, affinché l’orgoglio non dimori nei vostri cuori; vegliate affinché non ci sia in voi uno spirito di indifferenza; vegliate per non trascurare i vostri doveri, e non considerateli con leggerezza. CIF 364.2
“Pregate, pregate sempre”. Se questo non fosse una reale necessità, Gesù non lo avrebbe raccomandato con tanta premura. Gesù sa che nessuno di noi è in grado da solo superare numerose insidie di Satana. Egli ci propone sempre il Suo aiuto. Quindi, dobbiamo sole venire alla croce e pregare. Le nostre richieste devono essere fate nel modo giusto e nella fede. Tali preghiere dovrebbero essere fate in un luogo tranquillo, come una cameretta dove si possa rimanere da soli con il Signore. Attraverso tali preghiere viene trasmessa la nostra debolezza, ma nello stesso momento viene richiesto un aiuto divino. Dobbiamo andare al Signore, Colui che sa ascoltare le nostre pene, le nostre debolezze o quando ci sentiamo vinti dal nemico. L’aiuto che ci viene dato proviene da Cristo, Colui che è stato tentato prima di noi, per cui Egli sa come aiutare coloro che sono tentati. Confessiamoli i nostri difetti, le nostre debolezze e chiediamolo di aiutarci a superare ogni difficoltà. E mentre chiedete, dovete credere che Egli vi ascolta... Il Signore non negherà mai il Suo aiuto. Gli stessi angeli vi proteggeranno. CIF 364.3
Tuttavia, prima di ricevere questo aiuto, dovete fare la vostra parte. Vegliate e pregate. Siano le vostre preghiere ferventi e che vengano dal cuore: “Non ti lascerò andare, se non mi avrai prima benedetto”! Genesi 32:26 Come faceva Daniele, dobbiamo anche noi avere sempre un tempo prestabilito per pregare almeno tre volte al giorno: mattina, a mezzogiorno e la sera. Egli, nonostante il decreto del re, e la tana dei leoni, Daniele non si vergognava di pregare. Dio, ha Egli dimenticato il Suo fedele servitore quando fu gettato nella fossa dei leoni? No, Mai! Ha chiuso le bocche dei leoni affamati ed è rimasto con lui tutta la notte. Il Signore non poteva permettere che il Suo servo tanto fedele dovesse perire. Youth’s Instructor, October 1, 1855 CIF 364.4