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Capitolo 20:3-6 CBVT7A 128

La posizione non ha impedito il castigo. CBVT7A 128.1

Qualunque fosse la posizione di una persona, l’omicida doveva subire il castigo del suo crimine. La sicurezza e la purezza della nazione richiedeva che si punisse severamente il peccato di assassinio. La vita umana che solo Dio può dare, doveva essere protetta come qualcosa di sacro. Il sangue della vittima, a somiglianza del sangue di Abele, griderà a Dio vendetta contro l’assassino e su tutti quelli che lo difendono dalla punizione del suo crimine. Chiunque — un individuo o una comunità — che scusa il delitto di un assassino convinto, partecipa al suo peccato e sicuramente l’ira di Dio scenderà su di lui. Il Signore voleva imprimere nel suo popolo il senso di questa terribile colpa, ma allo stesso tempo, fece la più completa e misericordiosa disposizione per l’assoluzione dell’innocente. (ST Jan. 20, 1881) CBVT7A 128.2