Stimato Fratello Butler: ... Ho parlato abbastanza liberamente di alcune questioni, perché ho pensato di doverlo fare. Da ora in poi sono propensa a starmene zitta, ma tutto questo non mi appartiene e alle volte sono costretta a scrivere. Forse non dovrei fare questa affermazione. Ho solo un obiettivo in vista: il bene presente e futuro della causa dell’opera di Dio. Quando sento il mio cuore così aggravato, dovrei smettere di scrivere? Ora non posso permettermelo! Sento di dover continuare. Devo ponderare queste cose nel mio cuore. O continuo ad obbedire alla volontà dello Spirito di Dio, oppure mi ritiro dall’opera. Il Signore sa che questo tipo di compito non mi piace, sa che io amo e rispetto i miei fratelli e non vorrei addolorarli minimamente, ma ho cercato di andare avanti con sincerità per la gloria di Dio. Ora sento una tristezza su di me e una confusione che non riesco a vedere chiaramente il mio dovere. TCS 119.1