Ma l'Eterno fu con Giuseppe e usò verso di lui benevolenza, cattivandogli le grazie del direttore della prigione. Genesi 39:21 FFD 327.1
Giuseppe considerava la sua sorte come schiavo venduto in Egitto come la più grande calamità che avrebbe mai potuto accadergli; ma nonostante questo vedeva la necessità di confidare in Dio come non aveva mai fatto quando era protetto dall'amore di suo padre. Giuseppe portò Dio nel suo cuore in Egitto, e ciò fu evidente nel suo comportamento allegro nonostante le sofferenze. Come l'arca di Dio diede riposo e prosperità a Israele, così questo giovane innamorato e timorato di Dio, portò una benedizione in tutto l’Egitto. A casa di Potifar, in cui serviva come schiavo, Dio attribuì a Giuseppe tutte le Sue benedizioni. YI, March 11, 18097 FFD 327.2
La religione di Giuseppe, nonostante le prove, mantenne il suo temperamento dolce e la sua grande simpatia per il genere umano. Ci sono quelli che se non si sentono apprezzati in ciò che fanno, diventano aspri, scontrosi e scortesi sia nel parlare sia nel comportamento. Diventano scoraggiati, e perfino imparano a odiare gli altri. Ma Giuseppe era un gentiluomo. Non appena fu incarcerato, mise in pratica tutti i principi cristiani; cominciò a rendersi utile agli altri suoi compagni prigionieri. Cercò di essere allegro e gentile come si addice a un gentiluomo cristiano. In queste circostanze Dio, lo stava preparando usando una severa disciplina per prepararlo per le grandi responsabilità future. Giuseppe era ben disposto a imparare e infatti, accettava tutte le istruzioni da parte di Dio. Egli ha dovuto imparare a sopportare il pesante giogo sin dalla sua giovinezza. Ha dovuto imparare a governare e a ubbidire... Attraverso la sua esperienza in quella cupa prigione, l’onore di Giuseppe crebbe sempre di più. Per volontà di Dio egli avrebbe dovuto acquisire tutte le esperienze necessarie per vincere le difficoltà e avversità al fine di essere preparato ad assumere un giorno una posizione molto più elevata. Testimoniava la sua religione dovunque si recava, e in questo era il segreto della sua incrollabile fedeltà. 1 CB, p. 1097 FFD 327.3