Go to full page →

La Cortesia Di Abramo, 10 novembre FFD 328

Non sta forse tutto il paese davanti a te? Separati da me! Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; e se tu vai a destra, io andrò a sinistra. Genesi 13:9 FFD 328.1

Il clan di Abramo comprendeva più di mille persone. Coloro che grazie ai suoi insegnamenti impararono ad adorare l’unico Dio, avevano trovato in quell’accampamento una casa e una scuola, dove era indicato come prepararsi per essere testimoni della vera fede. FFD 328.2

L’affetto di Abramo per i suoi figli e la sua famiglia lo portò a custodire la loro fede, a impartire loro una conoscenza degli statuti divini come l’eredità più preziosa che potesse trasmettere loro e attraverso di loro, al mondo. A tutti fu insegnato che erano sotto il dominio dell’Iddio del cielo. Non ci doveva essere oppressione da parte dei genitori e nessuna disobbedienza da parte dei bambini. La legge di Dio aveva assegnato a ciascuno i suoi doveri e solo con l’obbedienza poteva assicurare felicità e prosperità. Il suo stesso esempio, l’influenza silenziosa della sua vita quotidiana, era una lezione costante. In casa si manifestava l’integrità incrollabile, la benevolenza e la cortesia disinteressata che avevano conquistato l’ammirazione dei re. Nella sua vita regnava nobiltà e una bellezza di carattere, che rivelavano a tutti che era unito con il paradiso. Il suo interesse era riversato su tutti compreso un umile servo. Nella sua casa non c’era una legge per il padrone e una per il servo; una via regale per i ricchi e un’altra per i poveri. Tutti furono trattati con giustizia e compassione. MS 22, 1904 FFD 328.3

Era un uomo di fede; seguiva sempre i principi della più rigorosa integrità. In tutte le sue transazioni d’affari era cortese e onorevole. La sua vita si distingueva dalla cortesia cristiana e dal servizio al Signore. Non avrebbe deviato minimamente dai principi cristiani. Lt 203, 1903 FFD 328.4

È nel potere di ciascuno di noi praticare la vera cortesia cristiana. MS 19, 1892. FFD 328.5